Milano si prepara a riabbracciare un “nuovo” spazio per il sostegno di chi è in difficoltà. Sabato 21 settembre, in via Pallanza 26, sarà inaugurata alle 15.30 la “Porta della Solidarietà”.
Situata tra il Municipio 2 e il Municipio 9, all’altezza della fermata Istria della metropolitana M5, la Porta della Solidarietà era stata chiusa a seguito della pandemia. Oggi, grazie al progetto Pit Stop, supportato dalla Fondazione Comunità Milano assieme all’associazione Franco Verga, all’Associazione Lumo, al Gruppo di Volontariato Vincenziano, A Piccoli Passi e ai volontari del Centro di Aiuto alla Vita Ambrosiano, lo spazio sarà di nuovo operativo. L’obiettivo del progetto è di recuperare quella funzione di presidio che il Covid aveva tolto, per trasformare la struttura in un “porto sicuro” per nonni, genitori, figli e ragazzi, offrendo sostegno e promuovendo lo scambio socio-culturale. Il progetto è dedicato in particolare al sostegno delle famiglie con bambini, soprattutto nel fornire supporto alle persone con fragilità economiche e sociali, per poi avviare un processo di inclusione con interventi specifici.
«Resilienza è la capacità di rialzarsi anche dopo le cadute – afferma Lino Duilio, presidente dell’Associazione Franco Verga – . È quello che sta cercando di fare la Porta della Solidarietà. Sta lavorando per offrire, come e più di prima, servizi preziosi e importanti per la comunità».
I servizi offerti
All’inaugurazione, gli enti coinvolti presenteranno le loro attività e servizi. L’Associazione Verga offrirà uno sportello di orientamento e consulenza su lavoro, formazione e insegnamento della lingua italiana. Fornirà assistenza nelle pratiche burocratiche legate all’immigrazione, come per esempio per i permessi di soggiorno, le domande di asilo e i ricongiungimenti familiari, oltre a proporre corsi interattivi di italiano per stranieri attraverso lezioni e quiz su smartphone.
Il Centro di Aiuto alla Vita Ambrosiano illustrerà la propria attività nei servizi di segretariato sociale, di primo contatto con madri in difficoltà e nei progetti di accompagnamento alla maternità.
L’Associazione Lumo, presenterà invece il progetto «Incontri senza Frontiere», che favorirà l’integrazione culturale e linguistica tra giovani neoarrivati in Italia e gli studenti madrelingua italiani.
Non mancheranno, inoltre, interventi a sostegno della genitorialità nell’educazione digitale dei figli, condotti dall’Associazione A Piccoli Passi, che guiderà i genitori nelle scelte tecnologiche, per accompagnare i figli a una ricerca online sicura e consapevole.
Nella nuova Porta della Solidarietà sarà presente un emporio gestito dal Gruppo di Volontariato Vincenziano, che si occuperà della distribuzione di generi alimentari e presidi igienici. Il servizio sarà l’anello di congiunzione di quanto realizzato dalla vecchia Porta della Solidarietà e continuerà a offrire supporto concreto a chi ne ha più bisogno.
Sabato 21 settembre sarà presente anche il Ludobus, un furgone attrezzato con giochi tradizionali in legno e materiali per laboratori creativi.
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