Antipasti vari a base di affettati, uova, tomini e insalata russa, un primo sostanzioso a base di ravioli burro e salvia, arrosto con patate al forno, vino rosso, colomba e uova di cioccolato: questo il menù del Grande Pranzo di Pasqua di Opera Cardinal Ferrari, tornata con il suo grande appuntamento di primavera per regalare un giorno di festa e calore alle tante fragilità del territorio milanese. Oggi presso la storica sede di via Boeri oltre 250 persone accolte e la partecipazione come da tradizione dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
«Sono contento di essere qui a rendere onore a Opera Cardinal Ferrari, che tutti i giorni e non solo nei giorni di festa offre un sorriso oltre che tanti servizi – ha affermato l’Arcivescovo -. Sono ammirato dall’impegno di tutti i volontari e un pensiero per i Carissimi che ogni giorno condividono un momento di speranza. Proprio oggi nel giorno di Pasqua il momento in cui Gesù ci racconta che non si muore con la vita terrena».
La onlus si conferma sempre di più punto di riferimento del territorio per l’accoglienza dei tanti senza dimora presenti su Milano e delle tante persone in grave difficoltà economica, come testimoniano i numeri in crescita che ha registrato l’Opera nel 2023 rispetto all’anno precedente: 55.490 ingressi al centro diurno (+13.334 rispetto al 2022), 56.821 ingressi alla mensa (+ 13.651 rispetto al 2022) e oltre 2315 pacchi viveri distribuiti (circa 300 in più rispetto al 2022), per un totale di 680 persone assistite e primi ingressi pari a 388 persone.
Conclusa l’ospitalità notturna
Stanotte è stata anche l’ultima dedicata al progetto di ospitalità notturna inaugurato quest’anno dalla onlus, l’ultima struttura del milanese a chiudere. In risposta alle numerose emergenze dovute al lungo periodo di freddo intenso e alle piogge dell’ultimo periodo, Opera Cardinal Ferrari ha deciso di contribuire alle attività del Piano Anti-Freddo del Comune di Milano, mettendo la propria struttura a disposizione per l’ampliamento delle possibilità di accoglienza, finalizzata alla messa in sicurezza dal freddo di donne senza dimora, “le più vulnerabili” tra i vulnerabili. Servizio che ha accolto dal 19 gennaio a oggi 40 donne (20 anni la più giovane) e coinvolto oltre 30 volontari.