Si è tenuto oggi al Boga Space di Milano l’evento organizzato da Opera Cardinal Ferrari, storico centro diurno di riferimento del territorio milanese, in occasione della VIII Giornata Mondiale dei Poveri del 17 novembre, ricorrenza istituita da papa Francesco e che la storica onlus milanese ha ormai fatto propria decidendo per il terzo anno di aprire un momento di riflessione dal titolo «Un cuore per ogni mano. Il volontariato come motore di cambiamento», dedicato al ruolo cruciale del volontariato nella lotta alla povertà e al supporto delle persone vulnerabili. La Giornata Mondiale dei Poveri rappresenta per l’Opera un momento fondamentale per riflettere sull’importanza di un impegno quotidiano verso la comunità e per ribadire la centralità dei volontari nel tessuto sociale di Milano.
L’incontro, aperto dall’intervento del moderatore Bruno Cadelli – giornalista e speaker di Radio Marconi – si è incentrato sulla necessità di un’accoglienza che va oltre il semplice aiuto materiale, un valore su cui Opera Cardinal Ferrari ha fondato la sua missione dal 1921, affermandosi come uno dei punti di riferimento per chi vive in condizioni di disagio economico e sociale.
Un impegno sociale profondo per Milano
Dopo i saluti di Manuela Ronchi, Ceo di Action Holding e padrona di casa del Boga Space, ha inaugurato la conferenza il presidente di Opera Cardinal Ferrari Luciano Gualzetti, che ha espresso la gratitudine verso i 220 volontari dell’Opera, linfa vitale e cuore pulsante dello storico centro diurno. «Ai nostri volontari dobbiamo buona parte dell’autorevolezza che Opera Cardinal Ferrari ha costruito in oltre 100 di attività riconosciuta dalla città di Milano e non solo: in oltre un secolo di accoglienza con i volontari abbiamo costruito un sistema concreto di aiuto e solidarietà ed un operosità cha ha la sua radice nelle gratuità che i volontari manifestano giorno dopo giorno nel contatto diretto con i più fragili: i nostri professionisti e i nostri operatori non saprebbero operare con tanta efficacia, e soprattutto non potrebbero raggiungere il cuore e le menti di tante persone e tante comunità se non ci fosse questa forza silenziosa e fondamentale a portare avanti progetti e iniziative che altrimenti rimarrebbero incompiuti».
Sul palco anche Lorenzo Viganò, referente settore volontariato di Caritas Ambrosiana, che ha toccato un aspetto cruciale della società contemporanea: il coinvolgimento delle nuove generazioni in attività di solidarietà e servizio alla comunità. Questa partecipazione ha un duplice valore: contribuisce al benessere sociale e aiuta i giovani a sviluppare competenze, valori e consapevolezza, aspetti che sono alla base di una crescita collettiva e di una società più coesa. Dopo di lui don Davide Milanesi, che ha letto un passaggio della parabola del buon samaritano, un esempio potente e senza tempo del concetto di aiuto disinteressato e di solidarietà verso il prossimo.
L’Opera dalla voce dei suoi volontari
Sul palco non potevano mancare i veri protagonisti, i volontari di Opera Cardinal Ferrari, che hanno avuto modo di raccontare il loro impegno quotidiano. «Difficile individuare un’unica motivazione che accomuna i circa 220 volontari che consentono ai “Carissimi” di fare colazione, di pranzare, di fare la doccia, di trovare un medico, un barbiere, una parrucchiera, di cambiare gli indumenti (o anche solo di rammendarli, lavarli e ritrovarli puliti ), ma anche di avere momenti di svago (i “Carissimi” possono guardare la televisione, giocare a dama, a carte, a scacchi, a bocce, cantare durante la merenda, utilizzare il computer, usufruire di una biblioteca oppure partecipare al laboratorio creativo per realizzare piccoli oggetti con le proprie mani) – ha dichiarato Jean Pierre Bichard, responsabile dei Volontari di Opera Cardinal Ferrari -. Certamente la prima motivazione che spinge una persona a fare volontariato è costituita dal desiderio di fare del bene al prossimo e di migliorare la società. A prescindere dalla motivazione che spinge ciascuno, nei vari servizi svolti il volontario incontra innanzitutto lo sguardo dell’altro che magari ha incrociato per strada ma, come capita a ciascuno di noi per i motivi più diversi, si è voltato dall’altra parte».
Pacchi viveri: un sostegno fondamentale
Uno dei servizi essenziali offerti dall’Opera è la distribuzione mensile dei pacchi viveri, un’iniziativa destinata alle famiglie che affrontano difficoltà economiche. Ogni mese, i volontari preparano e distribuiscono pacchi contenenti alimenti di prima necessità e articoli per l’igiene personale, resi possibili anche dal programma europeo Fead in collaborazione con Banco Alimentare. La consegna dei pacchi non è solo un momento di aiuto concreto, ma anche un’occasione di incontro in cui i volontari stabiliscono una relazione di ascolto e fiducia con le famiglie, regalando loro un sorriso e una parola di conforto, come ha raccontato il volontario Massimo.
Ambulatorio medico: umanità e prossimità
Da oltre dieci anni, l’Opera Cardinal Ferrari offre un servizio ambulatoriale a cura di medici volontari. Questi professionisti, come il dottor Giorgio Bernini che è intervenuto all’evento, mettono a disposizione le proprie competenze per coloro che, spesso privi di assistenza sanitaria, trovano qui un punto di riferimento. L’ambulatorio accoglie circa quindici persone per turno, e nei periodi di maggiore necessità, il numero raddoppia. I pazienti, spesso anziani e affetti da patologie croniche, ricevono non solo cure, ma anche attenzione e umanità da parte dei volontari, che gestiscono l’organizzazione e assistono il medico, offrendo una rete di supporto preziosa. L’Opera sta inoltre sviluppando ulteriori progetti per rispondere ai bisogni medici in crescita, come la creazione di una piccola farmacia e l’accesso a servizi diagnostici e specialistici.
Charity Shop: economia circolare e solidarietà
Il Charity Shop dell’Opera, nato 12 anni fa, è diventato un punto di riferimento per i milanesi che desiderano contribuire a sostenere i progetti sociali dell’Opera. Il negozio, curato dalle volontarie Francesca, Clara e Silvana, è un esempio di economia circolare: abiti, scarpe, libri e altri oggetti donati trovano una nuova vita e diventano risorse che alimentano i servizi dell’Opera, riducendo gli sprechi e sostenendo chi si trova in una situazione di fragilità.
Da carissimi a Volontari, un modo per restituire al prossimo
Chi ha perso il lavoro e la casa, chi ha vissuto per strada, chi è caduto in povertà a causa di eventi sfortunati e ha sofferto la solitudine: l’evento ha ospitato le testimonianze di Rogerio, Domenico e Nicla, che, dopo essere stati accolti come “Carissimi” dell’Opera, hanno trovato una nuova direzione nella vita diventando volontari. Le loro storie rappresentano il valore trasformativo dell’accoglienza e del volontariato, che, come dichiarato da Luciano Gualzetti, «non solo arricchisce chi riceve, ma dà un nuovo significato a chi offre il proprio tempo e il proprio cuore».
Un riconoscimento al volontariato aziendale
Con la seconda edizione del Premio Dream Team all’Opera, l’Opera Cardinal Ferrari ha celebrato il volontariato aziendale, riconoscendo il ruolo delle aziende che hanno saputo ispirare i propri dipendenti a dedicare tempo e competenze al servizio della comunità.
Quest’anno il premio è stato assegnato a Antonio Susta, Direttore Comunicazione di Linde Gas, per aver coinvolto 60 collaboratori in attività di volontariato presso l’Opera: «Questo Premio racchiude l’essenza del nostro operato in Opera Cardinal Ferrari: la consapevolezza che il confine tra chi aiuta e chi viene aiutato è più sottile di quanto pensiamo. Che nel donare riceviamo molto più di quanto diamo. È un riconoscimento che celebra il potere trasformativo del lavoro di squadra nella solidarietà e l’operato di tanti colleghi, con la speranza di poter ispirare altre Aziende a fare altrettanto».
I progetti e le sfide
L’Opera Cardinal Ferrari guarda al futuro con entusiasmo e determinazione, con progetti che rispondono ai bisogni crescenti di chi vive in condizioni di precarietà. Tra le iniziative in programma, vi è la possibilità di offrire assistenza odontoiatrica e cardiologica, e di ampliare i servizi di diagnostica e medicina specialistica. Come affermato da Gualzetti, «ogni progetto è un passo verso una Milano più giusta e inclusiva, in cui nessuno venga lasciato indietro».
L’evento si è concluso con i ringraziamenti e un invito alla comunità milanese a continuare a sostenere l’Opera Cardinal Ferrari. L’impegno dei volontari, delle aziende e dei cittadini rappresenta la speranza di un futuro migliore, in cui l’accoglienza e la solidarietà restano valori cardine per combattere la povertà.