Non è frutto del caso la scelta di Mind (Milano Innovation District) per la sede della Veglia per il lavoro (leggi qui), come spiega Martino Troncatti, presidente di Fondazione Enaip Lombardia e presidente delle Acli lombarde. «La serata del 19 aprile è solo uno dei tanti eventi che abbiamo organizzato in previsione dell’1 maggio. Stiamo preparando con i ragazzi anche alcuni momenti dedicati alla storia del lavoro e al senso di questa festa. La presenza dell’Arcivescovo alla Veglia è un’opportunità per i giovani di conoscere anche quest’area di formazione, che si rivolge a chi conclude le scuole superiori».
Mind è stata inaugurata a ottobre 2022 e nasce come progetto di riqualificazione dell’ex area Expo, una zona che nei prossimi anni sarà sospinta da un forte sviluppo tecnologico, soprattutto nel comparto del digitale. Da quasi un anno ospita la Scuola di restauro di Botticino, che forma i futuri restauratori dell’arte. Nell’area sono presenti anche cinque Its (Istituti tecnici superiori) Academy, scuole di eccellenza professionale che coniugano lo studio a periodi di stage obbligatori all’interno di aziende locali. Un punto fermo, secondo Troncatti, per la formazione tecnica: «Questa istruzione ha sempre rappresentato in Lombardia l’elemento di eccellenza per formare i ragazzi con le competenze richieste dalle aziende. Lo dico perché tutti gli studenti diplomati entrano quasi immediatamente nel mercato, sia nelle attività più tradizionali del settore industriale, sia nell’area del digitale. Senza dimenticare il settore della mobilità e della logistica, che collabora per esempio anche con gli Aeroporti di Bergamo e Milano». Queste scuole, secondo Troncatti, sono un’opportunità per evitare la crescita di quella fascia di giovani che, terminati gli studi, si trovano non impegnati a studiare o a cercare un’occupazione, i cosiddetti Neet.
L’istruzione non si limita alla didattica tradizionale. Sono già programmati a Mind momenti formativi legati anche all’educazione alla legalità, in collaborazione con Libera. «Sono compresi anche corsi sui diritti professionali a partire dallo Statuto dei lavoratori – spiega Troncatti –, fino alle condizioni contrattuali necessarie per essere inseriti nell’apprendistato. Organizziamo queste attività per permettere ai nostri ragazzi che si approcciano al mondo del lavoro di avere cognizione dei loro diritti, oltre che dei doveri».
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