Sarà una veglia di preghiera l’ultimo saluto della città di Milano alle salme dei due rom che domani faranno ritorno alla loro terra. Stiamo parlando di Enea Emir, il ragazzo tredicenne morto nel rogo accidentale del campo in via Caio Mario venerdì 12 marzo, e Monica C., la donna deceduta in seguito alle percosse subite dal marito domenica 14 marzo sotto il cavalcavia Bacula.
L’incontro di preghiera, che si terrà domani alle 15 nella cappella di San Sigismondo, nel cortile della basilica di Sant’Ambrogio, è stato organizzato da Caritas ambrosiana e Casa della carità, che in collaborazione con il Comune di Milano hanno organizzato il rimpatrio delle salme.
«Ci è sembrato bello offrire alla città un momento funebre e di preghiera – ha spiegato don Roberto Davanzo, direttore di Caritas ambrosiana -, prima di lasciarli partire. Di fronte a questi drammi la polemica politica la fa da padrona e non lascia sufficiente spazio alla pietà cristiana. La preghiera di domani vuole essere un modo per recuperare questa dimensione».
Visto che entrambe le vittime erano cristiano ortodossi, la celebrazione sarà presieduta da padre Traian Valdman, responsabile della comunità romeno-ortodossa di Milano. «Sono invitati tutti coloro che in questi mesi si sono occupati del mondo dei rom – ha precisato don Roberto Davanzo – e in particolare chi conosceva queste due persone. Ma l’invito è esteso a chiunque sia interessato a partecipare». Sarà una veglia di preghiera l’ultimo saluto della città di Milano alle salme dei due rom che domani faranno ritorno alla loro terra. Stiamo parlando di Enea Emir, il ragazzo tredicenne morto nel rogo accidentale del campo in via Caio Mario venerdì 12 marzo, e Monica C., la donna deceduta in seguito alle percosse subite dal marito domenica 14 marzo sotto il cavalcavia Bacula.L’incontro di preghiera, che si terrà domani alle 15 nella cappella di San Sigismondo, nel cortile della basilica di Sant’Ambrogio, è stato organizzato da Caritas ambrosiana e Casa della carità, che in collaborazione con il Comune di Milano hanno organizzato il rimpatrio delle salme.«Ci è sembrato bello offrire alla città un momento funebre e di preghiera – ha spiegato don Roberto Davanzo, direttore di Caritas ambrosiana -, prima di lasciarli partire. Di fronte a questi drammi la polemica politica la fa da padrona e non lascia sufficiente spazio alla pietà cristiana. La preghiera di domani vuole essere un modo per recuperare questa dimensione».Visto che entrambe le vittime erano cristiano ortodossi, la celebrazione sarà presieduta da padre Traian Valdman, responsabile della comunità romeno-ortodossa di Milano. «Sono invitati tutti coloro che in questi mesi si sono occupati del mondo dei rom – ha precisato don Roberto Davanzo – e in particolare chi conosceva queste due persone. Ma l’invito è esteso a chiunque sia interessato a partecipare».