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Il Duomo e la città

Firenze, un legame storico

di Riccardo BIGI Redazione

30 Novembre 2010

Il segno del legame stretto tra la cattedrale di Santa Maria del Fiore, la piazza che la circonda e la città di Firenze si è avuto lo scorso 13 novembre, quando (l’occasione era «Florens 2010», la settimana internazionale dei beni culturali) la piazza si è coperta di un prato verde. Un’installazione artistica che voleva richiamare il «miracolo di San Zanobi», che vide un olmo fiorire fuori stagione al passaggio delle reliquie del vescovo santo. È significativo il fatto che, per simboleggiare la "perenne fioritura" dell’arte e della cultura, gli organizzatori abbiano pensato alla piazza che circonda il Duomo di Firenze, da sempre luogo di vita, di incontri, di scambi per i fiorentini ma anche per migliaia di visitatori da tutto il mondo. Ed è significativo che intorno a questo evento si siano ritrovati a collaborare industriali e commercianti, il Comune e la Diocesi, uomini di cultura ed esperti d’arte. E soprattutto l’Opera del Duomo, che da oltre 700 anni cura e custodisce la cattedrale fiorentina.
«La storia dell’Opera del Duomo – ha spiegato, in proposito, Anna Mitrano che dal 1997 è la presidente di questa antica istituzione – è stata caratterizzata, nei secoli, da questo dialogo costante tra la cattedrale e la città, che riconosce in S. Maria del Fiore uno spazio di preghiera, di istruzione, ma anche di vita comunitaria». La piazza del Duomo, spiega la presidente Mitrano, si caratterizza come «cuore religioso e civico di Firenze». E la scelta della completa pedonalizzazione, eliminando del tutto il passaggio di auto, taxi e autobus che fino a pochi mesi fa lambivano il fianco nord della cattedrale, ha reso quest’idea ancor più visibile. Il segno del legame stretto tra la cattedrale di Santa Maria del Fiore, la piazza che la circonda e la città di Firenze si è avuto lo scorso 13 novembre, quando (l’occasione era «Florens 2010», la settimana internazionale dei beni culturali) la piazza si è coperta di un prato verde. Un’installazione artistica che voleva richiamare il «miracolo di San Zanobi», che vide un olmo fiorire fuori stagione al passaggio delle reliquie del vescovo santo. È significativo il fatto che, per simboleggiare la "perenne fioritura" dell’arte e della cultura, gli organizzatori abbiano pensato alla piazza che circonda il Duomo di Firenze, da sempre luogo di vita, di incontri, di scambi per i fiorentini ma anche per migliaia di visitatori da tutto il mondo. Ed è significativo che intorno a questo evento si siano ritrovati a collaborare industriali e commercianti, il Comune e la Diocesi, uomini di cultura ed esperti d’arte. E soprattutto l’Opera del Duomo, che da oltre 700 anni cura e custodisce la cattedrale fiorentina.«La storia dell’Opera del Duomo – ha spiegato, in proposito, Anna Mitrano che dal 1997 è la presidente di questa antica istituzione – è stata caratterizzata, nei secoli, da questo dialogo costante tra la cattedrale e la città, che riconosce in S. Maria del Fiore uno spazio di preghiera, di istruzione, ma anche di vita comunitaria». La piazza del Duomo, spiega la presidente Mitrano, si caratterizza come «cuore religioso e civico di Firenze». E la scelta della completa pedonalizzazione, eliminando del tutto il passaggio di auto, taxi e autobus che fino a pochi mesi fa lambivano il fianco nord della cattedrale, ha reso quest’idea ancor più visibile.