La cronaca ci racconta quotidianamente fatti drammatici: una madre amorevole che uccide i propri figli, le maestre di un asilo nido che maltrattano i piccoli che sono loro affidati, un’insegnante che seduce il proprio alunno, un padre irreprensibile che dimentica sul sedile della propria auto il figlio.
Sono mostri? Sono streghe cattive? O quei comportamenti ci riguardano più da vicino? Come facciamo a riconoscere nella quotidianità, quelle manifestazioni sottili della piccola “strega” e del piccolo “mostro” che si nascondono in ciascuno di noi? Questa la domanda alla quale cercheranno di dare risposta gli educatori e gli psicologi invitati a partecipare al convegno “Chi non rischia, non educa”, giovedì 7 ottobre a Milano, dalle 8.30 alle 17.30, alla sala conferenza del centro servizi della Banca Popolare di Milano, in via Massaua 6.(dalle 8.30 alle 17.30).
All’incontro interverranno educatori, pedagogisti, sacerdoti. Persone impegnate sul fronte teorico, ma anche coinvolte in alcune esperienze pratiche. Al centro delle loro riflessioni e della loro azione una consapevolezza: chi vuole educare non può non rischiare di discutere ciò che è già dato, ciò che appare scontato e indiscutibile. Compresa l’educazione stessa, strumento formidabile per affrontare i “mostri”, ma anche luogo che li produce. Insomma educatori pronti a mettersi davanti allo specchio correndo anche il rischio di dirsi quello con non va, sapendo che il solo modo per non perdersi nei labirinti della paura e affrontare la paura stessa.
L’iniziativa è organizzata dal Coordinamento nazionale delle Comunità di Accoglienza Lombardia, organismo che riunisce nella sola regione lombarda 38 organizzazioni impegnate nei campi della tossicodipendenza, del disagio minorile e familiare, della disabilità. In allegato il programma del convegno. La cronaca ci racconta quotidianamente fatti drammatici: una madre amorevole che uccide i propri figli, le maestre di un asilo nido che maltrattano i piccoli che sono loro affidati, un’insegnante che seduce il proprio alunno, un padre irreprensibile che dimentica sul sedile della propria auto il figlio.Sono mostri? Sono streghe cattive? O quei comportamenti ci riguardano più da vicino? Come facciamo a riconoscere nella quotidianità, quelle manifestazioni sottili della piccola “strega” e del piccolo “mostro” che si nascondono in ciascuno di noi? Questa la domanda alla quale cercheranno di dare risposta gli educatori e gli psicologi invitati a partecipare al convegno “Chi non rischia, non educa”, giovedì 7 ottobre a Milano, dalle 8.30 alle 17.30, alla sala conferenza del centro servizi della Banca Popolare di Milano, in via Massaua 6.(dalle 8.30 alle 17.30).All’incontro interverranno educatori, pedagogisti, sacerdoti. Persone impegnate sul fronte teorico, ma anche coinvolte in alcune esperienze pratiche. Al centro delle loro riflessioni e della loro azione una consapevolezza: chi vuole educare non può non rischiare di discutere ciò che è già dato, ciò che appare scontato e indiscutibile. Compresa l’educazione stessa, strumento formidabile per affrontare i “mostri”, ma anche luogo che li produce. Insomma educatori pronti a mettersi davanti allo specchio correndo anche il rischio di dirsi quello con non va, sapendo che il solo modo per non perdersi nei labirinti della paura e affrontare la paura stessa.L’iniziativa è organizzata dal Coordinamento nazionale delle Comunità di Accoglienza Lombardia, organismo che riunisce nella sola regione lombarda 38 organizzazioni impegnate nei campi della tossicodipendenza, del disagio minorile e familiare, della disabilità. In allegato il programma del convegno.
7 ottobre
“Chi non rischia, non educa”
Presso la Sala conferenze della Banca popolare di Milano convegno promosso dal Coordinamento nazionale delle Comunità di Accoglienza Lombardia -