Cucinare? No, grazie. Chi vive in Lombardia preferisce mangiare piatti pronti che stare lunghe ore tra i fornelli. A dirlo è un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese al primo trimestre 2009 e 2010 e su dati Istat al primo trimestre 2008 e 2009.
In un anno sono aumentate del 13,1% le imprese che producono piatti pronti, precotti e take away con circa 3.700 attività al primo trimestre 2010 e un peso del 38,6% sul totale delle attività imprenditoriali lombarde del settore alimentare. In generale tutta la produzione alimentare della regione ha avuto risultati positivi, con un incremento del 4,6% in un anno. Oggi, infatti, ci sono 9.530 imprese contro le 9.115 del 2009. E non solo. I cibi confezionati vengono preferiti anche per gli animali da compagnia: 10 le aziende specializzate per la loro alimentazione, circa un quinto italiano, concentrate a Brescia, +11% in un anno.
La palma della provincia più golosa spetta a Milano, che ha registrato un incremento del 26,7% delle attività, segue Brescia con il 14,5% in più, Bergamo con l’11,5%. Prodotti dietetici, pappe per i bebè e gelati sono in cima alle preferenze dei lombardi. Tra i settori che aumentato di più la produzione, infatti, quelli di omogeneizzati e alimenti dietetici hanno visto un +26,3%. Ma la dieta diventa anche più sana. Succhi di frutta e ortaggi sono saliti del 25%, così come la lavorazione e la conservazione di pesce, crostacei e molluschi (+21,1%). Bene anche il comparto dolciario: la produzione dei gelati (+12,5%), la pasticceria conservata, surgelata o confezionata (+12,9%). Mentre le attività legate alla produzione di birra sono aumentate dell’11,1%.
Ogni città, poi, ha la sua specializzazione. E così, per esempio, Mantova ha il primato per la lavorazione e conservazione delle patate, con il 100% del totale della Lombardia. Mentre Milano è la maggiore produttrice di pane e prodotti di pasticceria freschi (834 imprese, 27,3% del totale Lombardia) e ha il primo posto per la ristorazione e i cibi da asporto (963 attività, 26,7%). La produzione di vini da uve ha come punto di riferimento Brescia (22 imprese, 20,8%), la lavorazione delle granaglie Pavia (38, 23,5%). Cucinare? No, grazie. Chi vive in Lombardia preferisce mangiare piatti pronti che stare lunghe ore tra i fornelli. A dirlo è un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese al primo trimestre 2009 e 2010 e su dati Istat al primo trimestre 2008 e 2009.In un anno sono aumentate del 13,1% le imprese che producono piatti pronti, precotti e take away con circa 3.700 attività al primo trimestre 2010 e un peso del 38,6% sul totale delle attività imprenditoriali lombarde del settore alimentare. In generale tutta la produzione alimentare della regione ha avuto risultati positivi, con un incremento del 4,6% in un anno. Oggi, infatti, ci sono 9.530 imprese contro le 9.115 del 2009. E non solo. I cibi confezionati vengono preferiti anche per gli animali da compagnia: 10 le aziende specializzate per la loro alimentazione, circa un quinto italiano, concentrate a Brescia, +11% in un anno.La palma della provincia più golosa spetta a Milano, che ha registrato un incremento del 26,7% delle attività, segue Brescia con il 14,5% in più, Bergamo con l’11,5%. Prodotti dietetici, pappe per i bebè e gelati sono in cima alle preferenze dei lombardi. Tra i settori che aumentato di più la produzione, infatti, quelli di omogeneizzati e alimenti dietetici hanno visto un +26,3%. Ma la dieta diventa anche più sana. Succhi di frutta e ortaggi sono saliti del 25%, così come la lavorazione e la conservazione di pesce, crostacei e molluschi (+21,1%). Bene anche il comparto dolciario: la produzione dei gelati (+12,5%), la pasticceria conservata, surgelata o confezionata (+12,9%). Mentre le attività legate alla produzione di birra sono aumentate dell’11,1%.Ogni città, poi, ha la sua specializzazione. E così, per esempio, Mantova ha il primato per la lavorazione e conservazione delle patate, con il 100% del totale della Lombardia. Mentre Milano è la maggiore produttrice di pane e prodotti di pasticceria freschi (834 imprese, 27,3% del totale Lombardia) e ha il primo posto per la ristorazione e i cibi da asporto (963 attività, 26,7%). La produzione di vini da uve ha come punto di riferimento Brescia (22 imprese, 20,8%), la lavorazione delle granaglie Pavia (38, 23,5%).
Cucina
A tavola i lombardi preferiscono il take away
Un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese
di Cristina CONTI Redazione
10 Giugno 2010