Link: https://www.chiesadimilano.it/news/milano-lombardia/milano-lombardiamilano-anno-2009/allarme-sicurezza-stradale-49049.html
Share

Milano

Allarme sicurezza stradale

Secondo il report annuale sull'attività della polizia locale, sono stati 23.147 gli incidenti stradali nel 2008, che sono stati fatali a 75 persone. Sono 1.164 le patenti ritirate, principalmente a causa di alcol e droga

Cristina CONTI Redazione

20 Febbraio 2009

Sono state 1.164 le patenti ritirate dai vigili di Milano nel corso del 2008. Le cause principali sono alcol e droga. Talvolta da soli, talvolta combinati in insieme. Secondo il report annuale sull’attività della polizia locale di Milano. Su 4.525 controlli, 1.275 persone sono risultate positive al test sull’alcol o la droga. Uno su quattro.
Non c’è da stupirsi se si pensa che il capoluogo lombardo è la terza città d’Europa per consumo di stupefacenti, alle spalle di Madrid e Londra. Sono 150 mila i milanesi che fanno uso di droga, di cui il 44,7 per cento ha fatto ricorso a cannabis almeno una volta. La cocaina viene consumata dal 30 per cento dei giovani tra 25 e 34 anni, e dal 28 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Mentre lo spaccio di eroina è aumentato del 50 per cento negli ultimi quattro anni.«C’è un gran numero di adolescenti, di giovani, ma anche di adulti, che, per il solo desiderio di avere prestazioni sempre di alto livello, si servono di alcol, droga e farmaci: si parla di doping nel mondo dello sport e, soprattutto, di cocaina nel mondo del lavoro. Ci sono poi delle persone che hanno bisogno di tenere a bada l’ansia e lo stress», spiega Fabio Sbatella, docente di psicologia dell’età evolutiva dell’Università Cattolica di Milano.
Non va meglio per gli incidenti stradali. L’anno scorso sono stati 23.147, mentre i morti, tra incidenti, pedoni e ciclisti investiti, sono stati 75. I feriti invece sono calati da 14.376 nel 2007 si è passati al 13.258 nel 2008. Così i vigili passano dal controllo esclusivo del traffico a compiti sempre più marcati di polizia. «I vigili oggi sono fondamentali per la sicurezza complessiva della città. Senza mai dimenticare i nostri compiti tradizionali, la nostra attività si allarga a interventi sempre più specializzati», spiega il comandante Emiliano Bezzon. Sono state 1.164 le patenti ritirate dai vigili di Milano nel corso del 2008. Le cause principali sono alcol e droga. Talvolta da soli, talvolta combinati in insieme. Secondo il report annuale sull’attività della polizia locale di Milano. Su 4.525 controlli, 1.275 persone sono risultate positive al test sull’alcol o la droga. Uno su quattro.Non c’è da stupirsi se si pensa che il capoluogo lombardo è la terza città d’Europa per consumo di stupefacenti, alle spalle di Madrid e Londra. Sono 150 mila i milanesi che fanno uso di droga, di cui il 44,7 per cento ha fatto ricorso a cannabis almeno una volta. La cocaina viene consumata dal 30 per cento dei giovani tra 25 e 34 anni, e dal 28 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Mentre lo spaccio di eroina è aumentato del 50 per cento negli ultimi quattro anni.«C’è un gran numero di adolescenti, di giovani, ma anche di adulti, che, per il solo desiderio di avere prestazioni sempre di alto livello, si servono di alcol, droga e farmaci: si parla di doping nel mondo dello sport e, soprattutto, di cocaina nel mondo del lavoro. Ci sono poi delle persone che hanno bisogno di tenere a bada l’ansia e lo stress», spiega Fabio Sbatella, docente di psicologia dell’età evolutiva dell’Università Cattolica di Milano.Non va meglio per gli incidenti stradali. L’anno scorso sono stati 23.147, mentre i morti, tra incidenti, pedoni e ciclisti investiti, sono stati 75. I feriti invece sono calati da 14.376 nel 2007 si è passati al 13.258 nel 2008. Così i vigili passano dal controllo esclusivo del traffico a compiti sempre più marcati di polizia. «I vigili oggi sono fondamentali per la sicurezza complessiva della città. Senza mai dimenticare i nostri compiti tradizionali, la nostra attività si allarga a interventi sempre più specializzati», spiega il comandante Emiliano Bezzon.