19/09/2008
di Andrea GIACOMETTI
Un grande spettacolo tra cielo e terra darà il via, lunedì 22 settembre, ai Mondiali di ciclismo di Varese 2008. A curarlo sarà lo Studio Festi, base operativa nella bella Velate, prestigioso cursus honorum, che include anche l’apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Impegnati nello spettacolo – che si svolgerà al Mapei Cycling Stadium sorto all’Ippodromo delle Bettole e sarà trasmesso dalla Rai -, cento artisti, 80 tecnici e centinaia di bambini.
Sarà un primo traguardo dopo mesi e mesi di lavoro con i quali la “città giardino” si è preparata ad accogliere il super-evento, che per una settimana porterà sul suo territorio un milione di persone tra tifosi e appassionati della due ruote, e tutta la grande macchina delle squadre e dell’informazione al seguito.
Ma come sta vivendo Varese l’impegnativa vigilia? Come si è organizzata per fronteggiare lo straordinario afflusso di persone che approderanno all’ombra del Sacro Monte? Il lungo percorso cittadino ha imposto all’amministrazione cittadina di rammendare e riasfaltare strade e piazze, con cantieri e lavori in corso che spesso hanno mandato in tilt il traffico. Ora, però, la città si presenta all’appuntamento tirata a lucido, compresa la facciata di palazzo Estense (sede del Comune), che ha riacquistato dopo anni l’originario colore rosa.
Ma veniamo alle infrastrutture: i nuovi alberghi sono spuntati in tempi da record, dall’Ata Hotel Business & Resort su via Albani – firmato dal costruttore Salvatore Ligresti, che ospiterà la Federazione mondiale di ciclismo e alcuni eventi-clou della manifestazione – all’hotel del gruppo Polita sorto a Capolago.
Ma anche la prima accoglienza di chi arriverà in città è stata organizzata scrupolosamente, come dimostra la decina di infopoint sparsi un po’ ovunque a Varese, nei quali tanti giovani volontari sono pronti per rispondere a tutte le domande e distribuire il materiale informativo. È anche possibile affittare una bicicletta con modica spesa e così muoversi liberamente in città.
Grande la mobilitazione sul fronte della tutela della salute. Cinquecento tra medici, infermieri e operatori del 118 saranno coinvolti ogni giorno, sei le unità di rianimazione, quattro gli ospedali da campo.
Infine, anche i negozi stanno cambiando aspetto, con bici e magliette iridate in vetrina. Spunta addirittura la moda americana dei “Pop-Up Store”, cioè quei negozi che diventano, solo in occasione della settimana delle gare, avamposti del merchandising e dei gadget targati Mondiali di Varese 2008. Una febbre che non risparmia librerie e negozi d’abbigliamento.