22/02/2008
Diecimila famiglie a Milano sarebbero a rischio di sfratto. È questa la denuncia del Sunia, il sindacato degli inquilini. Superando un reddito annuo di 28 mila euro, questi nuclei perderebbero il diritto a un alloggio popolare. La Regione contesta il dato, ma la polemica aggrava l’emergenza-casa in città, provocata dalla scarsità di appartamenti e dagli affitti poco accessibili.
Anche la Chiesa ambrosiana si interessa a questo problema, che riduce gli spazi di accoglienza e di ospitalità. I parroci milanesi ne hanno discusso nel corso di una recente tre-giorni a Triuggio, con la partecipazione del Vicario episcopale monsignor Erminio De Scalzi. Da quell’incontro è nata l’idea di interpellare al proposito lo stesso Arcivescovo.
«La nostra Diocesi potrebbe farsi promotrice di una riflessione comune e di qualche iniziativa concreta – hanno scritto i parroci al cardinale Tettamanzi -, sensibilizzando autorevoli istituzioni… per lo sviluppo di un’azione sociale capace di venire incontro alle esigenze di molte persone e famiglie fortemente in difficoltà a trovare un’abitazione».
L’Arcivescovo ha apprezzato l’iniziativa e, condividendo la preoccupazione dei parroci, ha risposto loro sottolineando l’esigenza per tutti di una casa «degna della dignità umana». Non solo: il Cardinale ha preannunciato che questo tema sarà sviluppato nella terza tappa del percorso pastorale diocesano per l’anno 2008-09, «che promuoverà e accompagnerà la presenza delle famiglie nella società quali artefici di una civiltà veramente umana e umanizzante, centrata sull’inviolabile dignità della persona. Una dignità che non può affermarsi in pienezza se la famiglia non può disporre di un alloggio dignitoso».
È stato intanto firmato un protocollo d’intesa tra l’assessorato alla Casa e Opere pubbliche della Regione Lombardia e l’assessorato per le Politiche dell’abitabilità della Provincia di Milano. Gli assessori Mario Scotti e Daniela Gasparini hanno sancito l’avvio di una collaborazione sul tema della casa, in particolare per l’attuazione del secondo Bando “Città di città” che va a integrarsi con il programma regionale dei “Contratti di Quartiere”, premiando i Comuni che si impegneranno nella sperimentazione di politiche per la casa integrate e sovracomunali.