24/04/2008
di Cristina CONTI
Girare per Milano in taxi costa troppo. E da giugno le tariffe aumenteranno. La Regione ritoccherà i prezzi delle corse per consentire ai tassisti il recupero dell’inflazione, con un incremento compreso tra il 3 e il 5%. Ma tutto dipenderà dalla qualità del servizio.
«Se la categoria non garantisce un miglioramento dell’offerta, come la doppia guida e la seria applicazione delle tariffe fisse, non è detto che i prezzi debbano comunque lievitare – spiega Raffaele Cattaneo, assessore regionale alla Mobilità -. Dobbiamo uscire dal presupposto che il tassametro possa solo salire e mai scendere».
Per muoversi in città il taxi è il primo mezzo usato dopo l’auto privata. Solo nel bacino aeroportuale sono ben 4855 le auto bianche che trasportano ogni giorno milanesi e stranieri che vanno all’estero o nel sud Italia in aereo. Un’attività da poco potenziata per riuscire a rispondere alle esigenze di una metropoli sempre più mèta del turismo d’affari.
L’ultimo aumento alle tariffe è arrivato nel luglio del 2007. Scongelato dopo anni, il costo del taxi era passato da 0,77 a 0,95 euro al chilometro, ma la Regione aveva ottenuto prezzi fissi da e per Malpensa, Linate e Fiera (bloccati fino al 2009).
In quell’occasione i sindacati avevano affermato un principio-chiave per l’intesa: gli adeguamenti sarebbero stati annuali e automatici, su base Istat e sulla migliore qualità del servizio, così da “ammortizzare” caro-carburanti e costi auto e non gravare eccessivamente sugli utenti. Così dall’1 luglio muoversi con l’auto bianca in città costerà di più.
Intanto i sindacati imputano l’aumento al caro-benzina, che impone maggiori investimenti nel servizio da parte dei tassisti. «Le famiglie sono molto tartassate dalle spese in questo periodo – commenta Salvatore Luca, presidente dell’Unione artigiani -. Dubito che piccoli adeguamenti annuali siano poi tanto meglio di stangate episodiche». Dello stesso parere l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Edoardo Croci, che aggiunge: «Èmeglio evitare adeguamenti automatici, non è negli interessi degli utenti né dei tassisti».
Rimane ancora aperto, però, il problema della viabilità. In città, nelle ore di punta, è davvero difficile circolare: così aumentano i tempi di attesa, la durata del viaggio e le lamentele degli utenti. E di conseguenza anche il prezzo della corsa.