Punto di riferimento mondiale per il diritto al cibo. Dopo Expo ed esattamente a due anni della nascita del Centro internazionale sul diritto all’alimentazione, Milano riflette sui possibili sviluppi dell’eredità dell’Esposizione Universale e si impegna nell’alimentazione sostenibile.
Una Borsa degli scambi delle merci, dei prodotti e dell’innovazione, un tavolo ministeriale sulla cooperazione nella filiera alimentare, rappresentanze dei Paesi di Expo a Milano per le iniziative periodiche di sviluppo sostenibile, un calendario di impegni e occasioni pubbliche: queste le possibili proposte per il futuro. «Partendo dalla straordinaria esperienza dell’Esposizione Universale di Milano, si è innescata una riflessione globale sulle sfide che ci attendono», rileva Andrea Olivero, vice Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Sostenibilità, qualità di vita e modelli di sviluppo economico, sociale e culturale, in grado di assicurare a tutti l’accesso a un cibo sano, nutriente e sufficiente. «Oggi, per esprimere il valore del cibo, nella sua componente sociale ed etica e anche in una visione globale, occorre presidiare con forza i temi della lotta allo spreco, della regolazione, della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in campo agroalimentare – aggiunge -. Mi auguro che anche le prossime edizioni di Expo raccolgano questa importante eredità».
E proprio sul tema del diritto al cibo, la Camera di Commercio di Milano ha attivato oltre 50 convenzioni con enti e istituzioni italiani e esteri, tra cui un progetto sui droni da usare in agricoltura e una idro-serra destinata alle aree desertiche. Mentre una piattaforma informatica per monitorare l’opinione pubblica in materia di diritto al cibo è stata realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano. «Prima di Expo il Milan Center ha lanciato l’idea di una Milano capitale mondiale dell’alimentazione – spiega Livia Pomodoro, presidente del Centro internazionale sul diritto all’alimentazione -. L’ha rafforzata partecipando alla Carta di Milano. Dobbiamo ora accendere i motori dell’eredità di Expo rendendo Milano punto di riferimento internazionale per l’alimentazione, saldando sempre più la nostra azione agli obiettivi delle grandi istituzioni multilaterali: l’Onu, la Fao, la Commissione Europea».