Dopo quattro anni di lavori, a Cascina Merlata ha aperto il Merlata Bloom Milano. Sviluppato dalla società Merlata Mall e gestito da Nhood Services Italy, si tratta di un centro commerciale situato tra il quartiere residenziale UpTown e il distretto dell’innovazione Mind, che sarà collegato in futuro da una nuova stazione ferroviaria (leggi qui).
Alla cerimonia inaugurale a rappresentare la Diocesi era presente don Andrea Meregalli, decano del Gallaratese e delegato dall’Arcivescovo a benedire il complesso: «Questa mattina ho sentito ripetere tante volte la parola innovazione, una parola importante. La benedizione che vorrei invocare è che questa innovazione significhi progresso, cioè miglioramento delle condizioni di vita di chi vive qui. Insieme con me vorrei rappresentare anche le altre fedi e credenze religiose che animano la città». Quindi la benedizione, con l’affidamento a Dio di «quanti usufruiscono come esercenti o acquirenti di questo servizio», con l’auspicio «che osservino sempre la giustizia e la carità e così concorrano al bene di tutti, lieti di operare per la crescita della società».
Le assunzioni dei più fragili
Il centro commerciale si estende su una superficie di 70 mila metri quadrati, di cui 5 mila destinati ad aree verdi. Secondo le previsioni, dovrebbe occupare oltre duemila persone tra dipendenti diretti e indotto. Per l’assunzione del personale le categorie più fragili potranno usufruire di un percorso dedicato grazie all’accordo stipulato con il Fondo diocesano «Diamo Lavoro», che ogni anno sviluppa progetti di formazione e accompagnamento al lavoro per le persone disoccupate e in difficoltà economica. A questa iniziativa partecipa anche l’hub Afolmet RedPoint con il supporto di Merlata Bloom Milano e la collaborazione di Nhood ed EuroMilano, promosso dal Comune di Milano e da Città metropolitana di Milano.
Alessandro Ossena, direttore di Merlata Bloom Milano, ha definito il centro come una impresa diversa sotto vari aspetti: «Questo progetto è integrato nella rigenerazione urbana del quadrante nord ovest di Milano. Volevamo creare un luogo di vita dove le persone potessero incontrarsi. Abbiamo creato un progetto per il lavoro grazie a un centro per l’impiego per connetterci con il territorio. Abbiamo avuto attenzione alla sostenibilità utilizzando materiali riciclati. Tremila persone hanno lavorato nel cantiere e contiamo di portare una occupazione per circa duemila persone complessive».
La nuova stazione
Il centro commerciale è raggiungibile in automobile da via Daimler e viale Triboniano. La fermata della metropolitana più vicina è la stazione Molino Dorino, dove un servizio navetta gratuito è disponibile tutti i giorni dalle 7.30 alle 23.30.
La viabilità resta però la maggiore incognita del progetto. Ai collegamenti con la struttura manca soprattutto una via ferroviaria che, come annunciato dall’assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, sarà realizzata nei prossimi anni: «Milano aspettava questo centro. Questo è il completamento di un nuovo quartiere che sarà la porta verso l’Europa. Su questo principio stiamo lavorando per connettere queste aree, e sarà realizzata una nuova stazione ferroviaria, chiamata Mind Merlata, finanziata anche dal progetto che inauguriamo oggi. Attorno a questa stazione possiamo creare un nuovo progetto di connessione di queste realtà. Non dobbiamo però fermarci ai confini di Milano; con Rho e Pero dobbiamo affrontare al meglio la scala metropolitana».
Senza dimenticare l’aspetto l’abitativo: «Siamo colpiti dalla bellezza e dalla qualità architettonica – ha proseguito l’assessore -. Molti alloggi sono inoltre di housing sociale ed edilizia convenzionata. Questo intervento dimostra come non siamo partiti oggi a discutere di questo tema. È l’esempio di un rapporto virtuoso tra pubblico e privato. Riusciremo a dare risposte in termini di housing accessibile e servizi di prossimità». L’assessore ha lasciato lo spazio anche per una richiesta pubblica sulla mobilità via auto: «Il piccolo passo che come amministrazione comunale chiediamo è il problema dei posti auto. Purtroppo lo spazio non è sufficiente al momento, e chiediamo di trovare una soluzione al riguardo».