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Economia

L’impresa brianzola confida in Expo

Aspettative e interesse per l’Esposizione Universale del 2015 in una indagine condotta dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. Ma rimane molto da fare

di Cristina CONTI

15 Novembre 2013

Sono 300 mila le imprese lombarde che confidano in un ritorno economico dall’Esposizione Universale del 2015. È quanto emerge dall’indagine “Expo 2015” condotta dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza su oltre 900 imprese lombarde.

Tre imprenditori su cinque visiteranno sicuramente la manifestazione, mentre un altro 29,7% si dimostra comunque interessato all’evento, anche se non ha ancora identificato i benefici diretti per la propria attività. «La Brianza ha una sua identità manifatturiera legata ai distretti storici della meccanica di precisione, del mobile, del design, dell’High Tech – spiega Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza -. E nonostante la difficile congiuntura la nostra realtà rappresenta uno dei motori economici dell’Europa che lavora col mondo intero. Un territorio che prosegue a creare quell’immagine di Made in Italy in grado di rilanciare la competitività del sistema Paese».

Importanti saranno soprattutto le ricadute sul territorio. Oltre il 90% è convinto che ci sarà un aumento dell’indotto economico sia per Milano, sia per le zone limitrofe e l’intero Paese. In particolar modo si guarda con ottimismo al potenziamento delle infrastrutture (41,8%), alla creazione di nuovi posti di lavoro (26,7%) e al miglioramento dell’offerta turistica (18,7%). «L’Expo2015 rappresenta un’occasione unica per mostrare agli oltre 20 milioni di visitatori attesi le eccellenze del nostro Paese. Un’opportunità che trova in un territorio così ricco di attività dinamiche una cornice perfetta», aggiunge Leonardo Simonelli Santi, presidente di Assocamerestero.

Molto però rimane ancora da fare. Secondo il 39,8% delle imprese, istituzioni ed enti organizzatori dell’Expo dovrebbero comunicare e informare di più sulla manifestazione, per far capire in modo più chiaro quali opportunità di crescita e sviluppo questa iniziativa sarà in grado di offrire alle attività produttive, mentre il 34,8% ritiene importante che si indichino apertamente gli interlocutori da contattare per prendervi parte. Sono ancora tante infatti le realtà lombarde che ancora non sono coinvolte in Expo, anche se lo vorrebbero: il 63,8% del totale. Con punte del 72,2% a Brescia e del 67,2% a Bergamo. Mentre a Varese questa percentuale diminuisce al 58,2%, la più bassa in regione.