Nel 1981 la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo uccise Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, perché cercava di contrastare il potere del boss all’interno del penitenziario. Una vicenda dimenticata di omissioni, connivenze e storie di malavita, ma anche di un valoroso e fedele servitore dello Stato, che non si piegò davanti all’arroganza del boss di Ottaviano e che rappresenta un esempio di onestà e rettitudine per le giovani generazioni.
A distanza di 40 anni quella storia riemerge ne La vendetta del boss. L’omicidio di Giuseppe Salvia, libro-inchiesta di Antonio Mattone (Guida Editori), che ripercorre le motivazioni e le ipotesi per cui Cutolo decise di uccidere Salvia, la cronaca del giorno dell’omicidio, le fasi del processo e una conclusione finale sulla figura del vicedirettore. Tra le testimonianze inedite raccolte, quelle di Raffaele Cutolo e di Mario Incarnato, esecutore materiale dell’omicidio. Il volume contiene anche una descrizione della vita nel carcere di quegli anni, con un collegamento ad alcuni avvenimenti che accaddero in quel periodo, come il rapimento di Ciro Cirillo e le vicende del terrorismo.
Il libro sarà presentato a Milano venerdì 26 novembre, alle 18, nella sede della Comunità di Sant’Egidio (via Olivetani 3, Milano). Con l’autore interverranno Armando Spataro (già Magistrato e Procuratore della Repubblica di Torino e Procuratore aggiunto al Tribunale di Milano), Lucia Castellano (direttrice generale dell’Esecuzione penale esterna e messa alla prova del Ministero della Giustizia), Claudio Salvia (figlio di Giuseppe Salvia) e Stefano Pasta della Comunità di Sant’Egidio. Modera la giornalista del Corriere della Sera Alessandra Coppola.
Per la partecipazione è necessario essere muniti di Green pass.