Giovedì 16 e venerdì 17 novembre presso il Centro congressi Stella Polare della Fiera di Milano Rho, si terrà una manifestazione internazionale dedicata al settore del broadcasting, dell’audiovisivo e delle telecomunicazioni. Nello specifico, si daranno convegno i massimi esperti e gli operatori del mercato italiano ed europeo che operano nel settore della televisione, degli audiovisivi e nella produzione di video. La manifestazione vedrà anche il contributo di aziende che realizzano piattaforme hardware e software per la produzione, la trasmissione e l’utilizzo di supporti audiovisivi.
Il programma
Giovedì 16 ci sarà l’apertura della manifestazione con un laboratorio tecnico, organizzato da EBU (European Broadcasting Union) riguardante gli aspetti tecnologici, dove verranno anche mostrati casi di studio che costituiscono storie di successo.
Venerdì 17 novembre sarà la volta dell’“HD Forum Italia Annual Conference”; l’agenda prevede che diversi relatori di livello internazionale si alternino in tavole rotonde nelle quali si discuterà dell’impatto del 5G nel mondo dei contenuti audiovisivi, del contrasto alla pirateria e del ruolo dell’intelligenza artificiale e infine alla conservazione delle memorie audiovisive.
Questa manifestazione assume particolare rilievo, qui in Italia, dal momento che sono già programmati eventi che avranno rilievo internazionale, come il Giubileo del 2025.
La relazione di Viganò
Venerdì 17 si terrà una comunicazione avente come tema «Nuove tecnologie e conservazione dell’audiovisivo», che avrà monsignor Dario Edoardo Viganò quale relatore. Mons. Viganò, sacerdote ambrosiano, è un critico cinematografico e teorico della comunicazione, autore di libri e articoli su riviste, dedicati al rapporto tra cinema e mondo cattolico, inoltre è professore ordinario presso la Università telematica internazionale Uninettuno e la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Luiss “Guido Carli”.
La sua relazione partirà da un quadro generale, attraverso il quale verrà delineato lo sviluppo storico delle modalità che hanno modificato il modo di ricordare e tramandare la memoria culturale, alla luce dell’introduzione della globalizzazione e della digitalizzazione. Si porrà, particolarmente, attenzione agli elementi memoria-media-conservazione quali elementi che entrano in interdipendenza tra loro, per costruire una storia del cattolicesimo.
Un approccio capace di intrecciare l’aspetto culturalista e quello storicista, avvalendosi della documentazione di archivio, e di un nuovo taglio culturalista attraverso il quale rileggere e reinterpretare le questioni, attraverso un uso inevitabilmente transdisciplinare, capace di mettere in relazione competenze, bagagli professionali, approcci ermeneutici e attrezzi del mestiere, espressione di mondi accademici diversi e, talvolta, distanti.
Viganò indicherà linee guida che mediante le fonti audiovisive permetteranno di delineare una nuova storia del cattolicesimo. Nell’ultima parte della sua relazione, verrà affrontata la tematica inerente l’uso dell’intelligenza artificiale: avvalersi di algoritmi e della stessa intelligenza artificiale per il restauro delle fonti audiovisive. Un tema tanto complesso quanto interessante: sfruttare sistemi informatici intelligenti che essendo in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano consentano la progettazione di nuove modalità per la gestione storica e culturale della tradizione cattolica.