Si chiama “La strada verso casa” il progetto di accoglienza della Congregazione dei Padri Somaschi recentemente inserito nel bando della Fondazione Vodafone. Si tratta di una serie di interventi a sostegno delle gravi povertà e contro le violenze che investono i giovani e le loro famiglie. L’idea è quella di offrire un’assistenza non “da Istituto”, ma cercando di preservare l’unità famigliare o del nucleo mamma-bambino, nella speranza di costruire un rapporto duraturo con le persone assistite.
Mara Heidempergher, responsabile del servizio “bassa soglia” di Padri Somaschi, legato alle unità di strada per la prostituzione e la prostituzione in appartamento, spiega: «A Milano e nell’hinterland abbiamo strutture che possono accogliere la donna maltrattata e i suoi figli preservando una dimensione familiare, in una condizione di semi autonomia. La famiglia ha a disposizione una camera con il bagno e condivide la cucina con un’altra famiglia. Anche gli operatori, all’interno di queste strutture, lavorano per rafforzare il legame mamma-bambino e per accompagnare queste donne a una genitorialità più serena, in un luogo tranquillo, libero da violenza, ma comunque in una dimensione di responsabilità. Poi, con gradualità, cerchiamo di indirizzarle a una maggiore autonomia, fino a progetti di housing sociale: appartamenti autonomi con una bassa presenza dell’educatore, che gradualmente si fa sempre più da parte».
Innovativo anche il mezzo utilizzato per raggiungere il bisogno: «Stiamo puntando molto su Internet – spiega Mara Heidempergher – perché spesso le donne vittime di violenza domestica passano il loro tempo segregate in casa e per loro gli unici strumenti di comunicazione sono proprio quelli offerti dalla rete. Oltre al sito istituzionale (www.somaschi.it) e a una pagina Facebook ufficiale (somaschi.it), abbiamo un sito dedicato specificatamene alle donne che subiscono sfruttamento (www.vocididonne.it) e un profilo Facebook intestata a Dori Somaschi (Somaschi come i Padri, Dori come la prima dona assistita, nel 1995), assistente sociale virtuale, dietro alla quale ci sono gli operatori che prestano la loro opera nelle strutture dei Padri Somaschi. Chiedendo l’amicizia a Dori, anche le tante donne che non possono uscire di casa avranno un punto di riferimento».
I tagli di fondi conseguenti alle ultime manovre finanziarie stanno mettendo però in serio pericolo tutti questi servizi. Da qui l’idea di partecipare al bando Vodafone: «Siamo stati inseriti nel bando – chiarisce Mara – ma non abbiamo ancora vinto. Saranno i clienti della Vodafone che decideranno quale progetto riceverà i finanziamenti».
È possibile votare anche senza essere clienti Vodafone, seguendo le istruzioni che si trovano sulla pagina istituzionale FB (somaschi.it) o sul sito www.somaschi.it. «A prescindere dal voto – conclude Mara – per noi è una buona occasione per far conoscere le nostre iniziative e soprattutto per far crescere una consapevolezza sulle donne vittime di violenza e sfruttamento e sui loro figli».