Sono spoglie e colorate, resistenti alle intemperie e portatrici di drammi. In un viaggio senza tempo, animato solo dalla speranza, le barche dei migranti attraversano il Mar Mediterraneo con a bordo decine di uomini, donne e bambini in cerca della salvezza, che troppo spesso, invece, incontrano la morte.
Una di queste arriverà giovedì 20 ottobre nella sede milanese dell’Università Cattolica in via Carducci 28/30, come testimonianza diretta del progetto “Metamorfosi” (capofila la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti), e delle operazioni in atto a favore dei migranti e dei detenuti nel carcere di Opera che rendono resiliente il legno di queste imbarcazioni, trasformandolo in strumenti musicali.
Dignità ai migranti e ai carcerati
La barca sarà collocata per la durata di un anno nel giardino della sede dove alle 17 si svolgerà l’evento «Restituire dignità, ispirare cambiamento. Il progetto “Metamorfosi” a supporto di persone migranti e in carcere», promosso dall’Unità di ricerca sulla resilienza del dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica in collaborazione con l’Associazione Francesco Realmonte Onlus, insieme con la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. La finalità dell’incontro è quella di accrescere la sensibilità della comunità universitaria e dei cittadini verso la valorizzazione dei beni comuni, la giustizia sociale e la cultura della legalità.
Durante l’evento l’Università Cattolica, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, e l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli firmeranno un Protocollo d’intesa a fronte della cessione all’Ateneo, da parte della Fondazione, di una delle dieci imbarcazioni abbandonate o affondate nei porti e nelle acque territoriali, sequestrate in relazione a reati in materia di immigrazione clandestina e messe a disposizione da Adm per il progetto “Metamorfosi”.
Interverranno Antonella Sciarrone Alibrandi (prorettrice dell’Università Cattolica), Arnoldo Mosca Mondadori (presidente Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti), Marcello Minenna (direttore generale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli), Laura Zanfrini (docente di Sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica), Cristina Castelli (responsabile dell’Unità di ricerca sulla resilienza del dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica che ha promosso l’evento) e Silvio Di Gregorio (direttore della Casa di Reclusione di Milano Opera). Al dialogo tra i partecipanti seguiranno un momento musicale con un membro della “Piccola Orchestra dei Popoli Marisa e Vittorio Baldoni” e alcune letture a cura di Vita e Pensiero e della Compagnia di teatro Ai due chiostri dell’Ateneo.
Dal legno nasce la musica
La mission di questo evento, che anima il Protocollo d’intesa, è la promozione della valenza sociale, culturale, di conoscenza, di consapevolezza e di legalità dell’iniziativa che prevede la trasformazione del legno dei barconi in strumenti musicali, come violini, viole e violoncelli, e oggetti di testimonianza di carattere sacro grazie al lavoro delle persone detenute della Casa di Reclusione Milano – Opera all’interno del Laboratorio di liuteria e falegnameria. Questi strumenti saranno prestati a orchestre italiane e straniere come segnale di testimonianza e potranno essere suonati portando con sè conoscenza, accoglienza e integrazione attraverso la bellezza e le armonie. Nasce da qui un progetto nel progetto: l’”Orchestra del Mare” che si realizzerà nel biennio 2022-2023 con le orchestre che aderiranno in Italia e all’estero.
Le iniziative della Cattolica
In accordo con lo spirito di queste attività, l’Università Cattolica, nell’ambito delle sue iniziative di ricerca scientifica e della didattica, promuove da anni una formazione di livello superiore, l’aggiornamento culturale e professionale, e numerose iniziative formative dedicate al fenomeno epocale delle migrazioni internazionali che mirano a fornire gli strumenti per un approccio multidisciplinare ai complessi temi e problematiche che ineriscono ai movimenti migratori, in particolare: un corso di alta formazione su Diritti e Tutela delle Persone Migranti; i master in Competenze interculturali e integrazione dei minori, in Health and poverty, migration and marginalization, in Relazioni d’aiuto in contesti di sviluppo e cooperazione nazionale e internazionale”, in Innovative approaches and tecnologies in an intercultural euro-american-asian perspective; due progetti, promossi dal centro di ricerca Cross e finanziati con fondi Fami dal Ministero dell’Interno, denominati ESPaR – European Skills Passport for Refugees e ESPoR – European Skills Portfolio for Refugees.
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