Eugenio Corti era nato il 21 gennaio del 1921, il primo di dieci figli. Durante gli anni al Collegio San Carlo di Milano scoprì la propria vocazione di scrittore. Decisivo l’incontro con i poemi omerici che orientarono la sua scrittura alla ricerca della verità e della bellezza, come lui stesso ricordava in una delle ultime testimonianza: «Omero trasformava in bellezza tutte le cose di cui parlava. Qualsiasi fosse l’argomento affrontato, anche il dettaglio più nascosto, era segnato dalla bellezza, era come condizionato dalla bellezza. Ero in quel tempo della vita in cui si iniziano a delineare le decisioni fondamentali. Io decisi di scrivere, anche se i miei familiari erano industriali e contavano parecchio su di me».
Nel giugno del ’42 Corti fu destinato al fronte russo. La successiva ritirata diede origine al diario de I più non ritornano (1947): fu il primo scrittore italiano a dare voce a quella tragedia bianca. Dopo l’8 settembre entrò volontario nei reparti nati per affiancare gli Alleati nella Guerra di liberazione partecipando alla battaglia per lo sfondamento finale della Linea gotica.
Dal dicembre del 1972 Corti si dedicò completamente alla scrittura: per gli undici anni successivi tutte le sue forze furono dedicate alla stesura del suo capolavoro: Il Cavallo rosso pubblicato dalle edizioni Ares nel 1983. Dopo l’uscita del grande romanzo, nasceranno i «racconti per immagini»: La terra dell’indio (1998) sulle Riduzioni in Sudamerica, L’isola del paradiso (2000), sulla vicenda degli ammutinati del Bounty e Catone l’antico (2005).
I saggi di Eugenio Corti vengono raccolti nel 1996 nel volume Il fumo nel tempio, mentre Il Medioevo e altri racconti (2008) raccoglie tutte le storie brevi.
Oggi le opere di Eugenio Corti sono tradotte in tutto il mondo e la sua fama è particolarmente consolidata in Francia. Etienne de Montety, direttore del “Figarò Litteraire”, ha definito Il Cavallo Rosso uno dei migliori romanzi europei degli ultimi 25 anni.
La biografia dell’autore del Cavallo rosso è stata scritta nel 2002 da Paola Scaglione (Parole scolpite. I giorni e l’opera di Eugenio Corti), mentre il volume Presenza di Eugenio Corti (2010) raccoglie un’indispensabile rassegna della critica. Tutte le opere di Eugenio Corti sono pubblicate dalle Edizioni Ares.
Le Monde ha scritto: «Profondamente cristiano e antifascista, Eugenio Corti è uno dei grandi scrittori italiani d’oggi. Processo e morte di Stalin, Gli ultimi soldati del Re, e soprattutto Il cavallo rosso, sono capolavori. Con Catone l’antico, presenta un affresco storico e morale il cui rigore è pari solo al piacere che si prova nel leggerlo. Un romanzo inclassificabile, che ci offre le chiavi per la nostra epoca».
Mentre Benoit Maubrun ha affermato: «I libri veramente grandi sono rari. Manifestamente, con Il Cavallo rosso dell’italiano Eugenio Corti, ci troviamo di fronte a uno di questi monumenti che segnano un’epoca… Ci si può chiedere: in che consiste il punto di forza e il successo di quest’opera immensa? Troppi sono i suoi pregi perché se ne possa fare un semplice conteggio. Ma uno li riassume tutti: la fedeltà alla verità».