Chi sono i nostri vicini? A volte non lo sappiamo nemmeno. A pochi metri da casa nostra c’è un’altra famiglia che vive vicende che ci sembrano lontane anni luce: uno straniero, un bimbo adottato, un anziano solo, qualcuno che soffre, nella malattia e nella difficoltà.
Come viviamo oggi l’accoglienza dentro e fuori dal nostro ambito domestico? Su questo tema Fondazione Cariplo ha organizzato una conferenza dal titolo “Il dono dell’accoglienza”, in programma lunedì 14 maggio, alle 17, al Centro Congressi di Fondazione Cariplo (via Romagnosi 8, Milano). Vi partecipano Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, e Pietro Citati, scrittore e critico letterario La giornata rientra tra gli appuntamenti che anticipano il VII Incontro mondiale delle famiglie con Benedetto XVI, dal 30 maggio al 2 giugno a Milano.
Il dibattito sarà introdotto dai dati della ricerca coordinata per conto dell’Osservatorio regionale sull’immigrazione da Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia all’Università Statale di Milano. L’indagine sui vicini di casa è stata realizzata attraverso 400 questionari somministrati a uomini e donne immigrati con almeno un figlio residente con loro in Italia.
L’80% degli intervistati afferma che è stato difficile trovare casa, anche se questo vale meno per gli immigrati dell’Europa orientale (65%) e molto di più per quanti provengono dall’Africa sub-sahariana (97%). Rispetto all’abitazione il 50% sperimenta una situazione di affollamento, mentre per il 9,7% si deve parlare di sovraffollamento.
Il dato più sorprendente, però, è che più di un terzo frequenta soprattutto ambienti misti, formati da italiani e stranieri. Inoltre circa un terzo degli intervistati dichiara di scambiare visite a casa con i vicini italiani: raramente però per pranzo o cena. Sotto la crosta dei pregiudizi, cresce una convivenza quotidiana e silenziosa.
Tante famiglie con un solo genitore possono aver bisogno di semplici aiuti per tenere insieme lavoro, figli, gestione domestica. «La coesione sociale si basa su relazioni semplici – dice Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo – e comincia dai rapporti con chi ci vive a fianco».
Per partecipare registrarsi sul sito www.fondazionecariplo.it