Sette comunità per minori chiuse in Lombardia negli ultimi mesi. Oltre 500 posti in comunità e case d’accoglienza per mamme e bambino, a Milano, che rischiano di rimanere senza gestore. Servizi delicati che faticano a essere assicurati, per esempio sul fronte del disagio psichico. “Buchi” ricorrenti nell’Aes, l’assistenza educativa scolastica che deve essere garantita dai Comuni ad alunni con disabilità, con sindrome autistica, con bisogni educativi speciali. Centri di accoglienza con pochi operatori professionali, nella primavera dell’ondata dei rifugiati dall’Ucraina. E una generalizzata difficoltà, per amministrazioni pubbliche e realtà del terzo settore, a individuare figure formate, motivate e stabili (inclusi gli assistenti sociali).
Nel nostro Paese si registra, acuta ormai da mesi, nei casi citati e in molti altri analoghi, una preoccupante carenza di educatori e di altri “professionisti” della cura. La rete di agenzie per il lavoro Mestieri Lombardia negli ultimi sei mesi ha fatto almeno 30 ricerche per educatori professionali, ma nessuna è andata a buon fine. Carenza ormai strutturale, e generalmente sottovalutata: lo testimonia il fatto che non esistono quantificazioni o anche solo stime ufficiali del fenomeno, peraltro ormai largamente diffuso. E caratterizzato da molteplici motivazioni: contratti precari, stipendi inadeguati, percorsi formativi non sempre efficaci, maggior appetibilità di settori paralleli dell’impiego pubblico, scarsa legittimazione sociale del lavoro di cura.
Le idee del Terzo settore
Su questo scenario, che incide pesantemente sulla quotidianità di persone, famiglie, servizi e comunità locali, ma con la volontà di elaborare proposte concrete di miglioramento, cinque soggetti del terzo settore milanese e lombardo (Forum del Terzo settore, Caritas Ambrosiana, Cnca, Alleanza delle Cooperative Italiane Welfare Lombardia, Uneba) hanno programmato per la mattinata di martedì 5 luglio, dalle 9 alle 13, il convegno «Il valore della cura» (vedi qui il volantino), che si svolgerà in presenza nella sede di Caritas Ambrosiana (via San Bernardino 4), ma si potrà seguire anche in streaming su YouTube.
Ad aprire la mattinata di approfondimento e confronto, un intervento del ministro Andrea Orlando (Lavoro e Politiche sociali). Seguiranno contributi di esponenti del mondo istituzionale, accademico e del privato sociale.
Al termine del convegno, sarà stilato un agile documento con le proposte salienti che i soggetti organizzatori affideranno a istituzioni, mondo accademico e opinione pubblica.
Un ampio dossier sul numero di maggio del mensile Vita approfondisce il tema.
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