La Regione Lombardia ha stanziato la prima tranche di finanziamenti per dare attuazione alla cosiddetta legge sul “Dopo di noi” (Legge 112/2016) approvata lo scorso anno. Queste risorse sosterranno comunità alloggio, centri di accoglienza e una pluralità di interventi volti a sostenere percorsi di emancipazione delle persone con disabilità dai rispettivi genitori.
Per il vasto mondo delle realtà non profit si apre una nuova stagione di impegno. Per questo si sono date appuntamento martedì 19 settembre (dalle 9) nella sede del Banco Bpm di Milano in via Massaua 6 per il convegno «La Legge 112/2016 in Lombardia: risposte e percorsi possibili!», promosso da Caritas Ambrosiana, Confcooperative, Ledha Milano. Interverranno Alberto Cazzulani (presidente Confcooperative Milano Lodi e Monza Brianza), Marco Rasconi (presidente di Ledha Milano), Luciano Gualzetti (direttore di Caritas Ambrosiana) e Umberto Zandrini (Federsolidarietà). Nel corso della mattinata si confronteranno poi funzionari delle istituzioni, operatori sociali e familiari.
Tra gli argomenti trattati, una particolare attenzione sarà data ai nuovi strumenti finanziari che la normativa incentiva e regola, che consentono alla presone con disabilità di poter ereditare e gestire i patrimoni familiari.
«Con questa legge si colma un vuoto normativo per cercare di rispondere alla domanda all’origine di quasi tutte le realtà che operano a sostegno delle persone con disabilità: “Cosa succederà ai nostri figli dopo di noi, quando noi non ci saremo più”? Si tratta dell’interrogativo di fondo tra i più ricorrenti che ha spinto da una lato le famiglie ad aggregarsi tra loro dall’altro il mondo della cooperazione a trovare soluzioni – sottolinea Luciano Gualzetti -. Ora si tratta di approfittare al meglio delle opportunità messe a disposizione dalla normativa, facendo rete sul territorio tra famiglie, enti locali, cooperazione sociale e associazionismo. Una sfida tutta ancora da giocare».