Un dialogo tra rappresentanti dell’imprenditoria, cultura e scienza: testimonianze di donne sul contributo al femminile dell’ebraismo italiano al nostro vissuto contemporaneo. Questi i contenuti del primo Forum nazionale delle Donne Ebree d’Italia, che Adei, l’Associazione Donne Ebree d’Italia – aderente alla Wizo (Women’s International Zionist Organization) – organizza mercoledì 9 novembre, a partire dalle 14.30, nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano (vedi qui l’invito).
L’Adei è nata il 16 marzo 1927 a Milano, grazie soprattutto all’opera di Berta Bernstein Cammeo, confluendo poi nella Wizo nel 1928. Nelle fondatrici c’era il desiderio di dare un contributo femminile al Sionismo, ma anche di creare un luogo dove le donne ebree italiane potessero trovare uno spazio di salvaguardia della propria identità e di espressione del loro impegno sociale, nonostante gli ostacoli posti dall’ascesa del regime fascista. Nel dopoguerra le donne dell’Adei Wizo hanno giocato un ruolo determinante nella rinascita della vita ebraica in Italia: hanno riunito le famiglie disperse, assistito i malati e gli indigenti, aiutato i tanti ebrei che da tutta Europa si erano riversati in Italia per ricostruire le loro comunità o imbarcarsi verso il nascente Stato d’Israele.
Dopo i saluti istituzionali – tra cui quello dell’Arcivescovo – e l’introduzione a cura di Ferruccio de Bortoli, tre i panel in programma, su temi di estrema attualità: «L’esperienza e l’apporto delle donne ebree in Italia e in Israele nella società di oggi», «La miglior difesa: cultura contro antisemitismo, razzismo e pregiudizi per un futuro davvero di tutti» e «Parità di genere sul lavoro: le donne, motore della crescita, in Israele come in Italia» (vedi qui la brochure dell’evento).
La partecipazione al forum è libera, previa prenotazione obbligatoria scrivendo a forum@adeiwizo.org.
Info: www.adeiwizo.org/