Mentre in Cina, dopo due mesi di isolamento e contrasto, si registra per la prima volta un importante contenimento del contagio da Coronavirus, padre John Baptist Zhang, responsabile della Jinde Charities, lancia un appello agli italiani: «Rimanete in casa! Non viaggiate! Non festeggiate! Non organizzate cene di gruppo. Il virus è altamente contagioso e l’isolamento è l’unico modo per vincere questa battaglia». La notizia dell’arrivo del Coronavirus in Italia ha scosso profondamente i cattolici cinesi: «Siamo davvero estremamente preoccupati per voi – scrive padre Zhang -. Pregheremo per la Chiesa in Italia e per tutti coloro che sono stati colpiti dall’epidemia e lavoreremo in collaborazione fraterna con voi per combattere e superare insieme l’attuale difficoltà».
Quasi ad accogliere queste parole la comunità cinese di Milano – circa 30 mila persone – ha avviato un’azione di solidarietà per sostenere gli ospedali. Le associazioni dei commercianti e degli imprenditori hanno procurato 40 mila guanti monouso e 100 tute protettive per operatori sanitari, regalati all’Ospedale Sacco. Per provvedere all’acquisto tutti si sono tassati e i grossisti hanno trovato intermediari che hanno procurato i presidi sanitari omologati.
Francesco Wu, imprenditore, portavoce della comunità e membro del direttivo di Confcommercio di Milano Monza, Brianza e Lodi con la delega per l’imprenditoria straniera, spiega: «Siamo tutti impegnati nella stessa battaglia con forte determinazione. Stiamo cercando di contribuire agli sforzi delle istituzioni, sperando che si prenda esempio dalle misure messe in campo dalla Cina che hanno ottenuto buoni risultati».
Già la settimana scorsa l’Ambasciata e imprenditori cinesi avevano donato 2.300 mascherine chirurgiche al Comitato regionale lombardo della Croce rossa italiana.