A Magenta si avvia un importante percorso formativo e informativo. Mercoledì 16 febbraio partirà, infatti, il primo appuntamento in calendario di incontri di in-formazione avviato da “ConTEsto”, progetto di inclusione verso una cittadinanza attiva.
Il progetto, che ha tra gli obbiettivi, quello di costruire una rete-per-l’inclusione, è promosso dalla Comunità pastorale di Magenta e dalla Consulta diocesana insieme alla Fondazione Dopo di Noi e a molte associazioni, enti e cooperative sociali attive sul territorio magentino.
Per costruire questa “rete-per-inclusione” il progetto ha individuato gli ambiti (i “contesti”) su cui lavorare, acquisire informazioni e consapevolezze e decidere come attivarsi insieme.
Oratori luoghi privilegiati
«Il primo contesto che inizierà questo percorso sarà quello legato all’ambito parrocchie e oratori del Decanato: educatori, catechisti e operatori laici e religiosi avranno l’occasione per trovarsi e condividere difficoltà, fatiche, proposte e in-formarsi, insieme, per costruire contesti di inclusività – spiega Gianluca, del gruppo di coordinamento del progetto -. L’oratorio domenicale, il Grest, la catechesi per iniziazione cristiana sono luoghi privilegiati per vivere l’attenzione e l’accoglienza verso chi è fragile. Come? “ConTEsto” ci supporterà passo dopo passo».
«Sono proprio contento che questo progetto di formazione parta dai nostri oratori – afferma don Emiliano Redaelli, responsabile dell’area giovani della Comunità pastorale di Magenta -. Per essere comunità davvero accoglienti e inclusive non basta, infatti, la buona volontà, ma è necessario formarsi e conoscere per poter comprendere e agire in modo corretto con chi spesso, in modo troppo sbrigativo, consideriamo diverso da noi perché ha un altro modo di relazionarsi e di affrontare la realtà».
Gli incontri per catechisti ed educatori parrocchiali saranno guidati dalla dottoressa Manuela Salvadori (psicopedagogista, esperta nei processi formativi e counsellor professionale), dalla dottoressa Paola Pagani (pedagogista esperta in analisi applicata del comportamento) e dal dottor Marco Zanisi (pedagogista clinico).
«I prossimi due ambiti di lavoro che partiranno a breve saranno legati al territorio e vedranno coinvolti la rete dei commercianti e chi si occupa della sicurezza/tutela dei cittadini come la Polizia municipale e gli altri corpi di sicurezza pubblica. Per costruire un territorio realmente inclusivo e attento c’è bisogno di tutti», conclude Gianluca.