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Coe

«Clessidre», uno sguardo dentro e fuori il carcere

Venerdì 19 novembre la proiezione del documentario realizzato dall’associazione al centro di un incontro nell’ambito di Bookcity 2021

16 Novembre 2021

Nell’ambito di Bookcity Milano 2021, il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano organizza l’evento «Clessidre. Tempo e lavoro dentro e fuori il carcere», in programma venerdì 19 novembre, alle 17, presso Teatro Puntozero c/o IPM Beccaria (via dei Calchi Taeggi 20, Milano).

L’incontro prevede l’anteprima del documentario Clessidre di Francesco Clerici, prodotto da Associazione Centro Orientamento Educativo – Coe in collaborazione con il Comune di Milano – Ufficio Relazioni Internazionali e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) nell’ambito del progetto «Sguardo oltre il carcere».

Clessidre è un documentario che mostra il lavoro dentro e fuori le carceri milanesi. Il film si inserisce nelle attività di scambio formativo realizzate in partenariato con il Comune di Milano e funge da spunto riflessivo sul ponte delicato che collega la vita lavorativa in carcere e quella fuori, indagando la realtà milanese e quella camerunense.

«Il documentario Clessidre è andato oltre le aspettative che ci eravamo immaginati – ammette Paolo Caporali, direttore del Coe -. Realizzato in piena pandemia, ha dovuto sopperire all’impossibilità di accogliere una delegazione camerunese per uno scambio con il Comune e il territorio di Milano sui percorsi di formazione professionale e di reinserimento socio-lavorativo di persone ristrette in carcere, con una particolare attenzione ai minori, e persone sottoposte a misure alternative ed ex detenute. Francesco Clerici è riuscito a sottolineare la centralità del lavoro nel processo di riaffermazione della dignità sociale delle persone che provengono da percorsi detentivi, aprendo un ponte di dialogo e incontro tra Milano e il Camerun. Ci auguriamo che questo documentario possa trovare spazi di visibilità, sia in Camerun, sia in Italia, e possa essere visto nelle scuole e in altri contesti educativi per come riesce a informare, a de-costruire stereotipi e parlare con la voce degli interessati su un tema mai sufficientemente dibattuto».

«È difficile per chi vive come libero cittadino rappresentare le carceri milanesi nella loro attuale realtà – aggiunge Francesco Maisto, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano -. Il regista Francesco Clerici ha avuto questa abilità. Il film mostra lavori produttivi e creativi fondamentali, sia per i percorsi di educazione alla responsabilità e alla legalità, sia per la funzione riparativa della pena, sia per la sicurezza della città».

«Il tema dei diritti delle persone detenute, e in particolare dei minori in conflitto con la legge, è da tempo uno degli ambiti di intervento sul quale registriamo un crescente interesse per l’approccio italiano e una conseguente domanda di formazione e supporto tecnico per il miglioramento dei sistemi penali dei nostri Paesi partner – sottolinea Luca Maestripieri, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) -. Aics, infatti, finanzia e realizza direttamente molteplici iniziative che promuovono l’approccio e il modello italiani basati sulla prevenzione e sul reinserimento e che agiscono su due fronti: sia fornendo supporto psico-sociale e per l’inclusione lavorativa dei detenuti, sia sensibilizzando le comunità perché siano aperte a ri-accogliere persone con esperienze penali, contrastando lo stigma e il pregiudizio nei loro confronti. Il progetto “Sguardo oltre il carcere” del Coe riassume l’importanza di guardare, non solo all’interno del carcere, ma anche oltre, di offrire percorsi di vita nuovi per detenuti, ex detenuti e minori a rischio».

L’incontro sarà introdotto e moderato da Francesco Maisto. Saluti istituzionali saranno portati da Cosima Buccoliero (direttrice dell’Istituto Penale Minorile Beccaria), Luca Maestripieri e Paolo Caporali. La proiezione di Clessidre (54 minuti) sarà accompagnata dagli interventi del regista Francesco Clerici e di alcuni protagonisti del film. Seguirà una tavola rotonda con Pietro Buffa (Provveditore Regione Lombardia Amministrazione Penitenziaria), Gemma Tuccillo (Capo Dipartimento per la giustizia minorile e comunità) e Adolfo Ceretti (Professore ordinario di Criminologia Università degli Studi di Milano-Bicocca). Conclusione con un aperitivo: il Comune di Milano e il Coe, in coerenza con il progetto, hanno affidato il servizio a Enaip Lombardia e Buoni Dentro.

L’evento è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria a questo link. Obbligatori Green pass e mascherina.

 

 

Il progetto

«Sguardo oltre il carcere» si propone di rafforzare la società civile nell’inclusione sociale e nella tutela e promozione dei diritti dei detenuti ed ex-detenuti in Camerun e così di contribuire a promuovere una società inclusiva e la tutela dei diritti, in particolare dei diritti delle persone detenute nel Paese.
Gli ambiti di intervento del progetto sono:
- il rafforzamento delle capacità di imprese sociali costituite nelle carceri nell’accompagnare il reinserimento socio-lavorativo di detenuti ed ex detenuti;
- la promozione di una cultura di attenzione alla persona del detenuto e il rafforzamento del ruolo della società civile nell’umanizzazione delle condizioni dei detenuti di Douala, Mbalmayo, Garoua e Bafoussam;
- la promozione della capacità della società civile di accompagnare l’applicazione di pene alternative alla detenzione;
- la promozione della conoscenza del paradigma della giustizia riparativa e della mediazione come suo strumento privilegiato.