Milano è sempre stata una città aperta e solidale, tanto che esiste un vecchio detto che recita «Milan col coeur in man», a sottolineare la generosità di Milano e dei milanesi. Ma in un presente scandito da crisi economiche e sociali e aumento dei prezzi, che rischiano di espellere dalla città le fasce più deboli della popolazione, è ancora così?
Se lo chiede la Casa della Carità, che in occasione dell’anniversario di fondazione, il 24 novembre alle 18, nel suo auditorium (via Francesco Brambilla 10, Milano), chiama a dialogare su questo tema diversi attori: l’ente pubblico, rappresentato dall’assessore comunale al Welfare e salute Lamberto Bertolé; Fondazione Cariplo, principale ente filantropico lombardo, rappresentata dalla vicepresidente Claudia Sorlini; don Virginio Colmegna, fino a febbraio presidente della Casa della Carità, oggi presidente della Fondazione Son – Speranza Oltre Noi e tra i più noti esponenti del mondo della solidarietà milanese. I saluti iniziali saranno portati da don Paolo Selmi (presidente della Fondazione Casa della Carità) e da monsignor Luca Bressan (vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale). Modera il dibattito Stefano Lampertico, direttore del mensile Scarp de’ Tenis.
In occasione dell’anniversario sono in programma altre iniziative. Sabato 25 novembre, alle 21, sempre nell’auditorium, alle 21 va in scena lo spettacolo «Simpatico» di e con Nathan Kiboba, attore comico originario della Repubblica Democratica del Congo, che oggi vive a Milano.
In Italia dal 2015, dopo un duro processo d’integrazione, ha debuttato nel 2016 sui palchi di alcuni locali milanesi e ha fatto la sua prima apparizione in tv in prima serata su La7, in «Eccezionale Veramente» (talent dedicato ai comici con una giuria composta da Diego Abatantuono, Paolo Ruffini e Selvaggia Lucarelli), arrivando quarto. Ha partecipato anche ad alcuni programmi di Comedy Central come Diversity Show e Stand Up Comedy. Kiboba è convinto che si possa ridere di tutto e porta sul palco la sua storia cercando di cambiare prospettiva alla narrazione dell’immigrazione. Ha uno stile pungente, che spinge il pubblico a ironizzare soprattutto su se stesso e sui propri pregiudizi.
Ingresso libero con prenotazione consigliata online.
L’anniversario 2023 della Casa si chiude domenica 26 novembre, alle 18, con la Santa Messa, concelebrata da don Selmi e don Colmegna.