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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Anniversario

Cariplo, i 25 anni delle Fondazioni di Comunità

È il progetto che ha dato vita a 16 organismi molto attivi sul territorio, autonomi e indipendenti, vere antenne dei bisogni nascenti tra innovazione e tradizione, emergenze comuni e caratteristiche locali

15 Luglio 2024
Un'immagine dell'attività nell'ambito di AdAstra Project

Un compleanno speciale quello che festeggia quest’anno il progetto Community Foundations di Fondazione Cariplo, importato direttamente dagli Stati Uniti nel 1999. Il progetto più grande realizzato da Fondazione Cariplo che ha visto uno stanziamento complessivo di 539 milioni di euro (160 mln a patrimonio, 377 mln per Trasferimenti territoriali e cofinanziamenti vari, 2 mln per servizi sostenuti da Cariplo). Le Fondazioni di Comunità hanno raggiunto una patrimonializzazione complessiva di circa 288 Mln (dato 2022) contribuendo ogni anno a sostenere progetti sul territorio per circa 35 milioni di euro destinati alle organizzazioni non profit del territorio di riferimento.

Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo, sottolinea: «Le Fondazioni di comunità sono giunte a una fase di maturità, proprio come una persona, a 25 anni. Sono dotate di patrimoni importanti e sono ormai interlocutori riconosciuti. Fondazione Cariplo si affida a loro, consapevole di poter contare su una rete unica che arriva anche nei luoghi più remoti, in una logica di ascolto e risposta ai bisogni, anche di chi vive in quei paesini in cui spesso sembra esserci poco o nulla, e che invece hanno tesori di grande valore: la forza delle relazioni che muove il mondo e fa accadere le cose».

Il modello Usa

Le Fondazioni di Comunità attivate e sostenute da Fondazione Cariplo rappresentano la declinazione italiana delle Community Foundations nate in Nord America all’inizio del ‘900, ma si innestano nella lunga storia di attenzione al sociale tipica della storia italiana.

Fondazione Cariplo, in particolare, ha declinato il modello importato dagli Stati Uniti attivando sul territorio di propria competenza enti indipendenti e autonomi, capaci di rendere più capillare il sostegno di Fondazione Cariplo alle realtà non profit più piccole e meno strutturate, che spesso hanno difficoltà a rispondere alle iniziative filantropiche proposte da Fondazione Cariplo. A partire dal 1999 sono ha fatto nascere e tutt’ora sostiene 16 Fondazioni di Comunità attive sul territorio lombardo e nelle province di Novara e Verbano Cusio Ossola (una fondazione di comunità per ogni provincia, a eccezione dell’Area Metropolitana milanese in cui operano tre Fondazioni di Comunità). Proprio quest’anno compiono 25 anni le prime due Fondazioni di Comunità nate in Italia ovvero la Fondazione Comunitaria del Lecchese e la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.

Le Fondazioni del “sistema” Cariplo

Sono istituzioni filantropiche autonome e indipendenti che si propongono di attrarre e aggregare enti e risorse per realizzare iniziative di interesse generale a favore di una comunità (provincia).

Affrontano i bisogni delle comunità locali promuovendo la cultura del dono e la partecipazione della cittadinanza, degli enti non profit, degli enti pubblici e delle aziende private.

Svolgono una funzione di «mediatore filantropico»: raccolgono risorse (donazioni, erogazioni, lasciti); stimolano e raccolgono progetti di interesse generale (attraverso bandi, tavoli di lavori, coprogettazioni…), erogano (attraverso bandi, progetti extra bando, fondi filantropici), valutano l’effetto delle attività sostenute.

La costituzione delle Fondazioni di comunità prevede una dotazione iniziale garantita da Fondazione Cariplo di un Fondo del valore di 5 milioni di euro. La neonata Fondazione che riesce a raccogliere donazioni sul territorio pari a 5 milioni di euro può ottenere da Fondazione Cariplo il raddoppio della quota iniziale ovvero altri 10 milioni di euro (meccanismo della sfida).

La Fondazione di comunità rappresenta quindi un’infrastruttura al servizio della collettività in grado di catalizzare e mettere in connessione risorse e bisogni delle comunità e creare alleanze tra donatori – persone, aziende, gruppi informali e istituzioni – e organizzazioni non profit per realizzare interventi volti a rispondere a priorità territoriali.

La storia: AdAstra Project

Oltre settanta giovani inoccupati e disoccupati sotto i 30 anni avviati al lavoro - il 75% delle quali assunto dopo un tirocinio retribuito di 4 mesi -, un network promosso da una fondazione filantropica con tre aziende leader nei rispettivi settori, oltre 50 esercizi commerciali coinvolti e tre case manager dedicate al tutoraggio personalizzato dei partecipanti. Sono questi alcuni dati relativi alle prime tre edizioni di AdAstra Project, il programma gratuito di formazione-lavoro per giovani Neet (acronimo di Not in Education, Employment, or Training) che risiedono nell’area milanese.
Ideato nel 2020 da Fondazione di Comunità Milano grazie a risorse di Fondazione Cariplo, del Fondo solidale Marco Abramo Lanza e di diversi donatori privati, in questi anni AdAstra Project non ha smesso di crescere. Fin dall’avvio può contare sulla collaborazione di Campari Group, Heineken Italia, Lavazza Group attraverso le rispettive “Academy” o Training Center per il percorso Beverage destinato ad aspiranti barman, esperti di caffetteria e personale di sala. Dal 2024 si è aggiunta Aspi - Associazione Sommellerie Professionale Italiana che garantisce ai partecipanti una panoramica sul mondo del vino, rendendo ancora più completa la proposta formativa. Nel 2024, inoltre, l’ecosistema AdAstra Project si è arricchito di un percorso curato da MM SpA e Afol Metropolitana per formare custodi di condominio e manutentori edili, figure richiestissime nel mercato del lavoro.
AdAstra Project nel 2023 è stato candidato agli Eepa (European Enterprise Promotion Awards) promossi dalla Commissione europea. Il programma, che ha aderito al Patto per il Lavoro della Città di Milano, può contare sul patrocinio di Comune di Milano e di Regione Lombardia.