A Busto Arsizio si è costituita La Valle di Ezechiele Organizzazione di Volontariato, associazione di volontari a servizio delle persone recluse nel carcere bustocco, dei loro familiari e delle attività religiose del cappellano.
Dopo la Società Cooperativa, con sede nel carcere e un capannone operativo a Fagnano Olona (inaugurato dalla Ministra Cartabia il 25 ottobre 2021), la profezia del capitolo 37 del testo biblico di Ezechiele ha generato una nuova realtà, non lavorativa, ma assistenziale: un’organizzazione di volontariato. Figlia della Cooperativa, vuole esserne il ramo associativo, offrendo ai molti che ne condividono le finalità, modalità per esserne parte: tesserandosi e/o offrendo il proprio tempo, per entrare in carcere quale volontario, in aiuto ai bisogni delle persone ristrette nel penitenziario bustocco. La Cooperativa è presente a Statuto nel direttivo della nuova associazione: a rappresentarla in questo primo mandato l’attuale vicepresidente della Coop, Anna Bonanomi.
Quell’ingiusto ergastolo
Presidente de La Valle di Ezechiele OdV è Stefano Binda, inizialmente condannato all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi. Assolto poi con formula piena in Appello e in Cassazione, dà oggi valore ai suoi 1286 giorni di ingiusta detenzione mettendo la sua “esperienza intramuraria” a servizio di quanti vi incappano oggi. Magari qualcuno ingiustamente, come lui.
Stefano visse i suoi anni “dentro” totalmente a servizio degli altri, dando vita allo “sportello amico”, dove nacquero istanze, lettere, domandine, curriculum… Si è sempre messo a disposizione di quanti non fruivano del dono di aver potuto studiare. La sera della sua scarcerazione, quando tutti avevano visto la notizia al Tg, l’ispettore di turno dovette cedere a un’insolita violenza: far fare “il giro dei saluti” del “liberante” non solo alla propria sezione, com’è prassi, ma anche a tutte le altre, perché ognuno voleva salutare e ringraziare Stefano, per il tanto bene ricevuto. Lui vi torna oggi in veste di Presidente di una nuova associazione di volontariato (questa è la sua mail: presidenteodv@lavallediezechiele.org).
La cosa accade con curiosa sincronia rispetto al bando, attualmente in corso nel Comune di Busto Arsizio, per la nomina del Garante dei diritti delle persone detenute. Essendo l’unica Organizzazione di volontariato a servizio dei carcerati sul territorio, previo accenno verbale all’assessore Reguzzoni, il Garante avrà sempre diritto di partecipare alle riunioni del Direttivo dell’associazione. A servizio della cittadinanza e in piena sinergia coi progetti di inclusione sul territorio.
Conforto all’anima
L’associazione sarà la casa dei volontari che vorranno mettersi a servizio delle persone recluse in via per Cassano 102 e delle loro famiglie, varcando i cancelli del penitenziario sia per sopperire ai tanti bisogni di accudimento concreto (dai vestiti ai docciaschiuma ai soldi per ricaricare la tessera telefonica), sia mettendosi in ascolto dei mali dell’anima, che hanno trascinato una persona dietro le sbarre. Come è nella profezia di Ezechiele: non solo carne e ossa, ma “profetizza allo Spirito”, se no queste ossa non rivivranno.
Questa novità potrà dare casa anche a tutte le attività religiose da me promosse in quanto cappellano: primo fra tutti il catechismo, non ancora ripartito dopo il Covid, e i gruppi di giovani per animare le Messe domenicali.
Leggi anche:
Valle di Ezechiele, nei cesti di Natale il dono del lavoro
Così La Valle di Ezechiele ha “vestito” l’oratorio estivo
Cartabia e Bressan inaugurano «La Valle di Ezechiele»
“La Valle di Ezechiele”, un “posto” fuori dal carcere