I buoni pasto sono esauriti? Ci pensa la Caritas. Se a Bovisio Masciago i buoni spesa distribuiti dal Comune alle famiglie indigenti sono andati esauriti in un lampo, la Caritas ha deciso di stamparne di nuovi in proprio. All’amministrazione comunale infatti sono pervenute in totale 322 domande: 179 quelle considerate prioritarie (ovvero relative a persone che non beneficiano al momento di altre forme di sostegno) per un importo di 70.350 euro, 36 quelle non prioritarie per 12.800 euro. Per far fronte ulteriormente all’emergenza, il Comune ha destinato alla Caritas la somma di 7 mila euro che sono già stati impegnati per l’acquisto di buoni spesa da utilizzare presso la grande distribuzione presente sul territorio quali Iperal e IN’s e il parroco ha lanciato un appello per sostenere le attività della Caritas, con offerte da depositare nelle cassette presenti nelle chiese di San Pancrazio e San Martino o con bonifici da effettuare sul conto parrocchiale.
Ed ecco quindi l’idea. Rivolgersi anche agli esercizi commerciali di vicinato e agli ambulanti del mercato settimanale, stampando «buoni spesa» del valore di 5 euro con il logo della Caritas parrocchiale da utilizzare per l’acquisto di prodotti alimentari e generi di prima necessità, igiene personale e igiene della casa. Non un buono qualunque però, ma un vero e proprio voucher a prova di contraffazione, con il logo rigorosamente impresso a secco. Gli esercenti che aderiranno potranno poi richiedere alla Caritas parrocchiale il pagamento dei buoni e la parrocchia si impegnerà al pagamento entro 2-3 giorni. L’obiettivo è duplice: aiutare le famiglie in difficoltà e risollevare le sorti anche del commercio locale. Al momento hanno già aderito tre panifici, due ambulanti che svolgono la propria attività di vendita al dettaglio il mercoledì mattina nell’area del mercato comunale, due minimarket e un discount.
Intanto nelle chiese della Comunità pastorale sono state poste delle cassette per le offerte destinate alla Caritas e i cesti della solidarietà per il conferimento di generi alimentari. Gli ultimi dati aggiornati parlano di 19.787 euro di entrate di cui 7.075 euro derivanti da bonifici con causale «Caritas aiuto nell’emergenza» più i 7mila euro del Comune e 3.912 euro nelle cassette presenti nelle chiese. Le uscite invece sono state di circa 700 euro per il pagamento di bollette, 350 euro per l’acquisto di generi alimentari, 6.050 euro per i buoni spesa distribuiti nella grande distribuzione.
«Certamente il lavoro dei volontari Caritas va ben al di là di quanto distribuito e di quanto resta da fare – sottolinea il parroco don Giuseppe Vergani, responsabile della Comunità pastorale Beato Luigi Monti -. Volontari che dall’inizio dell’emergenza sono triplicati per quantità, arrivando a oltre 30 persone coinvolte, compresi tanti giovani, che non si occupano solo di distribuire cibo ma contribuiscono anche a far sentire vicinanza e amicizia alle famiglie assistite, anche in questo caso raddoppiate».
Gli esercenti che volessero aderire all’iniziativa dei buoni spesa possono inviare una e-mail a cdasanpancrazio42@gmail.com. Per informazioni invece i numeri di riferimento Caritas sono i seguenti: don Giuseppe (tel. 335.5395301) – Caritas (tel. 371.4347738). La Caritas è aperta il lunedì dalle 10 alle 11, il giovedì dalle 16.30 alle 17.30 e il sabato mattina, dalle 9 alle 11 nella sede di piazza Anselmo IV.
In sostanza «piccoli gesti di cuore», un’idea che piacerà sicuramente ad altre realtà.
di Veronica TODARO