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Dal 26 al 31 ottobre torna, per l’undicesima edizione, il Festival dei Beni confiscati alle mafie, organizzato dal Comune di Milano per sensibilizzare e informare la cittadinanza sull’azione di contrasto alle mafie e sul riutilizzo dei beni sottratti al controllo criminale.
Il palinsesto prevede confronti e discussioni con esperti della materia aperti ai cittadini, alle cittadine e alle scuole, ma anche tour guidati alla scoperta dei progetti sociali nati all’interno dei beni confiscati per dar loro una seconda vita dopo la confisca.
Anche quest’anno l’obiettivo è ambizioso: raccontare, attraverso la scoperta dei beni confiscati cittadini, quanto sia radicato il fenomeno mafioso nei nostri territori e, allo stesso tempo, quanto importante ed efficace sia il lavoro di contrasto. Lo dimostra il numero, in costante aumento, di proprietà confiscate che vengono assegnate ai Comuni. Visitarle, conoscere le loro storie, scoprire come venivano utilizzate per scopi criminali e in cosa si sono trasformate dopo il sequestro restituisce il senso di una manifestazione concepita per costruire consapevolezza.
Paolo Borsellino invitava a parlare di mafia, perché è nell’indifferenza che prolifera la sua forza. E lo si farà in questi sei giorni di incontri e confronti insieme a esperti, associazioni del territorio, cittadini e cittadine, con una particolare attenzione ai più giovani, custodi del futuro della città e protagonisti delle sfide di domani.
La tappa alla Masseria
Nell’ambito del Festival è prevista una tappa alla Libera Masseria di Cisliano, dove, mercoledì 30 ottobre, alle 18, si terrà una tavola rotonda dal titolo «La cura del bene: pratiche di buona vita a confronto con la gestione amministrativa pubblica», durante la quale saranno presentate tre delle realtà più significative di gestione di beni confiscati nella Città metropolitana di Milano: oltre alla Masseria, La tela di Rescaldina e La bottega del grillo di Garbagnate Milanese.
All’evento parteciperanno don Massimo Mapelli (responsabile della Caritas Zona Sud Milano e presidente dell’associazione Una casa anche per te), Lamberto Bertolé (assessore al Welfare e salute del Comune di Milano), Giovanni Arzuffi (responsabile de La tela), Cristina Seveso (responsabile de La bottega del grillo) e Simona Ronchi (dirigente dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati di Milano).
«Siamo contenti di ospitare un’iniziativa del Festival – dichiara don Mapelli, «Sarà un’occasione importante per approfondire un tema delicato e spesso trascurato: la gestione dei beni confiscati da parte dei piccoli Comuni, che a volte si trovano con immobili molto grandi e spazi difficili da sostenere perché privi delle necessarie competenze, risorse e professionalità. Un confronto tra amministrazioni pubbliche, enti locali e realtà del Terzo settore è certamente positivo perché aiuta a focalizzare i problemi e a formulare proposte per superarli. Occorre sostenere i piccoli Comuni e facilitare il loro percorso se vogliamo davvero rendere generativi i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata».
Al termine è prevista una serata conviviale con “giro-pizza” e musica a cura di DescargaLab e DJ Buffalo. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.