A pochi passi dal Duomo di Milano, in Galleria Hoepli, si può incrociare il Bar Girevole. È aperto solo il mercoledì e venerdì sera, e non è un pubblico esercizio come tutti gli altri. Somministra solo bevande analcoliche, organizza giochi come il karaoke o la tombola, ma soprattutto è un ritrovo per utenti con e senza dimora.
Il Bar Girevole deve il suo nome agli strumenti utilizzati per i cambi di scena a teatro ed è stato aperto nell’ottobre del 2022 su iniziativa dell’Associazione San Fedele. Promosso nell’ambito del progetto «Verso una casa di comunità», è stato studiato per realizzare uno spazio favorevole alla socializzazione e all’avvio di percorsi di reinserimento per le persone che vivono per strada.
Un locale per tutti
Obiettivi che si concretizzano grazie alle caratteristiche del bar, come racconta Tommaso De Filippo, dell’Associazione San Fedele: «L’ambiente è molto diverso dai soliti centri diurni. Il locale è stato appositamente arredato per essere bello, per fare in modo che le persone si sentano rilassate e da lì possano parlare del più e del meno o raccontare di sé, come al bar. Tra i nostri propositi c’è quello di alleviare gli utenti dalla faticosa vita da strada. Dopo una serata trascorsa lì, uno di loro mi ha confidato di essersi dimenticato per un paio d’ore di essere senza dimora».
L’identico ambiente dei pub con cui viene proposta la struttura serve anche a rendere più naturale ogni contatto, studiato nel dettaglio. Nel locale, infatti, gli utenti possono rivolgersi a un personale qualificato in vari ambiti. Oltre ai volontari al bancone, per tutta la sera ci si può rivolgere a educatori, psicologi e assistenti sociali che operano nella veste di normali avventori del bar. Questa modalità di accoglienza ha permesso al Bar Girevole di accogliere una media di una trentina di senza dimora a serata, più una decina di clienti. La presenza nel tempo di un’utenza di cittadini comuni ha permesso di diluire ulteriormente l’indifferenza che spesso è rivolta verso gli utenti senza dimora.
Il modello parigino
L’iniziativa ha preso spunto da una esperienza simile sviluppata a Parigi. Lì Pedro Meca, un padre domenicano a cui in passato anche il quotidiano francese Le Monde aveva dedicato un ritratto, aveva fondato La Moquette – Compagnons de la nuit.
Questa associazione culturale, a pochi passi dai giardini di Lussemburgo, è una sorta di discoteca notturna. Negli spazi della Moquette gli utenti all’inizio passavano la notte per smaltire le sbornie o altre dipendenze in un contesto protetto insieme con gli operatori. L’associazione nel tempo ha sviluppato anche attività di ascolto e svariati laboratori di scrittura o di arte. Oggi La Moquette continua la sua attività anche con proiezioni e festival.
Un punto di arrivo a cui l’Associazione San Fedele in parte guarda con ottimismo per il futuro del Bar Girevole. «Rispetto a ottobre – racconta De Filippo – adesso teniamo aperto il locale due giorni alla settimana. La sfida per il futuro è trasformarlo in un’impresa sociale, dove si possano inserire i senza dimora per un tirocinio. Ma nel caso ne riparleremo tra almeno cinque anni».