Il 25 novembre 2021 si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne. Quasi a rilevare il ruolo che l’autonomia lavorativa e la professionalizzazione delle donne possono rivestire in un percorso di crescita personale e prevenzione della violenza, nella stessa giornata la mostra «Sono tazza di te!» – a cura di Anty Pansera e Patrizia Sacchi – dà vita a un’asta benefica a sostegno del laboratorio di ceramica per le donne supportate da Fondazione Arché.
L’appuntamento è previsto alle 18 presso CasArché (Sala Stoppiglia, via Lessona 70, Milano). Sarà l’occasione non solo per scegliere e portarsi a casa le creazioni di designer prestigiose, ma anche per sostenere un progetto formativo teso a migliorare le abilità e a far acquisire nuove competenze in ambito lavorativo e artistico alle donne coinvolte.
Il ricavato finanzierà, infatti, un laboratorio di ceramica al femminile a cura dell’Associazione Impronte di Nova Milanese. Alla presenza del famoso gallerista e critico d’arte Jean Blanchaert, i presenti potranno scegliere tra gli straordinari quindici pezzi da collezione, realizzati da Alessandra Baldereschi, Gabriella Benedini, Annalisa Cocco, Caterina Crepax, Laura Fiaschi, Daniela Gerini, Silvia Levenson, Chiara Lorenzetti, Muky, Antonella Ravagli, Elena Salmistraro, Marta Sansoni, Annarita Serra, Sabrina Sguanci, Angela Simone. Donne progettiste – designer, artiste, architette e non solo – che hanno messo a disposizione il loro estro e le loro abilità per rendere anche una semplice tazza un oggetto unico e da collezione, offrendo al contempo nuove opportunità alle donne in difficoltà accolte e sostenute da Arché.
L’asta del 25 novembre darà la possibilità a chi ama l’arte e a coloro che sono rimasti affascinati dalle tazze in esposizione di acquistare le più esclusive, facendo un importante gesto di solidarietà. «Il corso di ceramica per le donne in difficoltà, finanziato attraverso l’asta delle tazze, è una manifestazione concreta dei risultati che possono raggiungere le artiste quando mettono a disposizione del bene comune la loro creatività», dice padre Giuseppe Bettoni, presidente di Fondazione Arché.