Di fonte alle sfide impegnative del nostro tempo – le guerre in corso, il lavoro e la sua qualità, le crescenti diseguaglianze sociali, il rapporto tra Nord e Sud del mondo, le migrazioni, la violenza di genere e sui minori – il paradigma culturale e sociale dominante da decenni, improntato a una crescita illimitata e a una concezione della libertà senza responsabilità, sta dimostrando la sua inadeguatezza. È quindi necessario e urgente pensare a un nuovo paradigma che si proponga come baricentro di un’evoluzione umana più consapevole, equilibrata, armoniosa.
In questo contesto, il dibattito in programma martedì 23 gennaio alle 18, alla Fondazione Ambrosianeum (vedi qui la locandina), vuole aprire una discussione pubblica su quale umanesimo si possa immaginare nel XXI secolo. Non si tratta di accantonare i tratti essenziali dell’umanesimo cristiano e laico, ma di rinnovarli alla luce delle nuove problematiche del nostro tempo, quali l’emergenza ecologica e climatica e le nuove forme del disumano e del post umano, seguendo i preziosi insegnamenti contenuti nell’Enciclica Laudato si’ di papa Francesco, ancora non pienamente valorizzata nel suo significato epocale.
Parteciperanno Umberto Ambrosoli (Presidente Fondazione Bpm), Marco Garzonio (Presidente Emerito Fondazione Ambrosianeum), Marco Manzoni (fondatore Studio Oikos), Fabio Pizzul (Presidente Ambrosianuem) e Valentina Soncini (dirigente scolastica e docente di teologia).
Nel corso della serata verranno presentati il nuovo sito «Per un nuovo umanesimo», realizzato con la collaborazione di Fondazione Bpm e Fondazione Culturale Ambrosianuem, e una sintesi dei film intervista realizzati da Marco Manzoni con otto maestri della cultura contemporanea e volti significativi di Milano: Piero Bassetti, Marco Garzonio, Franco Loi, Ermanno Olmi, Salvatore Veca, Silvia Vegetti Finzi, Marco Vitale e Luigi Zoja.