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Solidarietà

A Loreto un nuovo hub di quartiere contro lo spreco alimentare

Realizzato dal Comune di Milano in collaborazione con la Cooperativa Comin, permetterà il recupero delle eccedenze e la loro redistribuzione a chi si trova in difficoltà. In settembre già prevista l'apertura di un'ulteriore struttura

12 Luglio 2024
Foto Comune di Milano

Dal servizio curato da Fabio Pizzul per Radio Marconi

È stato inaugurato a Loreto un nuovo hub di quartiere contro lo spreco alimentare. Il progetto è stato realizzato dal Comune di Milano assieme alla Cooperativa Comin, storica realtà del territorio. L’iniziativa si inserisce in un modello già da tempo attuato dall’Amministrazione comunale, come racconta Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano e responsabile delle food policy del Comune: «È il consolidamento di un modello che, negli anni, si è dimostrato molto efficace. L’intuizione è chiara: ci sono tante disuguaglianze in città, e ci sono degli sprechi che vanno ridotti. Era necessario quindi creare un network tra chi possiede eccedenze alimentari e chi invece potrebbe trasformarle in risorse per chi fa più fatica. L’intuizione ci è arrivata dall’Earthshot Price un premio internazionale vinto in passato dal Comune di Milano – che con questo progetto degli hub di quartiere contro lo spreco alimentare ci ha permesso di avere maggiori risorse sul tema, per far sì che fosse davvero un’esperienza diffusa in tutta la città».

A Loreto gli hub sono presenti in tre sedi dislocate nel quartiere: nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Turro, in viale Monza 54 dall’Off Campus del Politecnico e in viale Leoncavallo 12. «È un modello diffuso presente in tre luoghi – spiega Luca Rossetti della Cooperativa Comin -, basato sulla presenza di mezzi di trasporto che possano realizzare una logistica intelligente per recuperare quanto più possibile dalla piccola, media e grande distribuzione e produzione alimentare». Un pilastro del progetto si basa anche sulla presenza di strutture informatiche: tramite applicazioni scaricabili sul cellulare, questo genere di connessioni si potrà estendere in maniera ancora più capillare. «L’obiettivo non è solo di carattere assistenziale per chi ha bisogno di mangiare, ma anche di coinvolgimento della società», sottolinea Rossetti.

Gli Hub di quartiere non prevedono solo la raccolta e la distribuzione, ma anche un processo di produzione alimentare: «Tramite una rete di orticoltura urbana diffusa, l’idea è quella di instaurare strumenti che possano riavvicinare le persone al lavoro. In questo modo, oltre a creare condizioni di attivazione sociale, realizzeremo anche un circuito di aiuto alimentare di quartiere, ecologico e di prossimità»

L’idea degli hub di quartiere contro lo spreco alimentare è infatti basata sulla collaborazione, nel fare sistema con le realtà locali sul tema del cibo, oltre che sulla socialità e sul riscatto. «Non abbiamo creato un modello che si replica uguale in giro per la città – aggiunge Scavuzzo -. In particolare a Loreto, assieme alle realtà che con noi hanno co-progettato questo percorso, è stato deciso un metodo che risponda alle necessita di essere presenti in più luoghi, il più vicini possibili alle persone».

Il successo dell’iniziativa è misurabile anche dalla continuità che il Comune ha già predisposto nei prossimi mesi in questo progetto. Verso la fine dell’estate infatti è prevista l’apertura di un nuovo hub, questa volta all’interno del contesto della Cascina Cuccagna, a pochi passi dalla stazione metropolitana di Lodi TIBB.