L’Università Cattolica in difesa delle donne. E in ricordo di Giulia Cecchettin. Per riflettere sulle dinamiche della violenza di genere, il Comitato per le Pari opportunità in occasione della Giornata Internazionale che si celebra sabato 25 novembre, venerdì 24 alle ore 14.30 nell’aula S. Agostino (largo Gemelli 1, Milano) promuove un’iniziativa aperta a studenti, docenti, personale amministrativo.
Un momento di dibattito che sarà accompagnato dalla proiezione del recente docufilm di Silvio Soldini e Cristina Mainardi dal titolo «Un altro domani». E nel corso del quale saranno presentate a tutta la comunità universitaria le attività della Task Force sulle pari opportunità dell’Ateneo, guidata dalla prorettrice Raffaella Iafrate.
«Si tratta di circa quaranta componenti in ambito accademico, amministrativo e studentesco che operano nel Gender Equality Plan (GEP) e nella GEP Unit, nel Comitato per le Pari Opportunità, nel Tavolo del Piano strategico d’Ateneo, organismi che prevedono azioni concrete in ambito organizzativo, formativo, culturale e di ricerca».
Da sempre, infatti, l’Università Cattolica si preoccupa di formare i suoi studenti non solo alle competenze specifiche relative alle diverse discipline, ma anche a uno sguardo antropologico che sottolinei prima di tutto il valore della persona e il rispetto per la sua “sacralità” inviolabile. In particolare, tramite il Comitato svolge un’azione culturale volta a promuovere le pari opportunità, anche mediante analisi finalizzate alla conoscenza delle condizioni di lavoro e di studio all’interno dell’Ateneo, nonché mediante la valorizzazione di attività scientifiche volte a sensibilizzare l’attenzione sul tema.
Il documentario di Soldini e Mainardi indaga le dinamiche psicologiche e socioculturali da cui ha origine questa violenza e su come si possa riconoscere fin dai primi segnali, in modo da poterla prevenire. Un fenomeno complesso come viene delineato da vittime, autori di violenza, ma anche da chi se ne occupa, come psicologi, criminologi, autorità giudiziarie, avvocati, forze di polizia. Il tutto inquadrato in una prospettiva storica che ripercorre come in Italia siano mutate la sensibilità e la consapevolezza attorno al tema e indicando la strada da percorrere verso la cura e la prevenzione. «È un inferno essere amati da chi non ama né la felicità, né la vita, né sé stesso, ma soltanto te» viene ricordato da Elsa Morante in esergo al film.
Le tematiche narrate nel docufilm saranno approfondite dagli interventi di Francesca Garbarino, criminologa clinica e vicepresidente del Centro italiano per la promozione della mediazione, nonché coordinatrice del progetto Uomo e dell’Unità di trattamento intensificato per autori di reato connessi alla violenza di genere presso la Casa di Reclusione di Milano-Bollate, e da Claudia Mazzucato, docente di Diritto penale nella Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica.