Il numero 190 di Scarp de’ tenis sarà in distribuzione da domenica 29 marzo. Il viaggio di Scarp continua, come ogni mese da vent’anni ormai, per raccontare la marginalità sotto altri punti di vista, senza mai dimenticare le buone pratiche e soprattutto le belle storie.
Le storia di Sarah, Esraa e Lamis
Sono giovani, suno musulmane, sono milanesi. Indossano il velo, e aiutano chi ha bisogno. #solosuscarp la storia di Esraa e Lamis, volontarie tra i profughi in Stazione Centrale. E quella di Sarah, caposcout musulmana e fondatrice dell’Associazione scout musulmani italiani.
Le città degli skaters
Il servizio di apertura del giornale è dedicato agli acrobati dello skate. Storie di chi vive le città e si sente parte di esse, storie di codici e tribù dove non importa chi sei, come sei e da dove vieni, ma importa solo quello che sai fare sulla tavola. Il viaggio di Scarp alla scoperta di un mondo parallelo fatto di trick, di incontri, ma anche di solidarietà.
Arriva Paputsi, la striscia a fumetti in esclusiva per Scarp
Grande novità. Arriva Paputsi, la striscia con le stringhe. Da un’idea di Davide Barzi e con i disegni di Gianfranco Florio e Luca Usai, la nuova striscia mensile in esclusiva per Scarp de’ tenis.
Colaprico e Mura
Come su ogni numero Scarp ospita il contributo di qualificati editorialisti. Piero Colaprico, a partire dal caso Yara, nella sua rubrica “Il taglio”, mette l’accento sul rapporto tra racconto, cronaca e giornalismo tv. Gianni Mura, invece, per “Le storie di Mura” tratteggia il ritratto di Lilian Thuram e delle sue battaglie contro il razzismo.
L’intervista a Enrico Ruggeri
Enrico Ruggeri si racconta a Scarp de’ tenis. E spiega il suo tributo a Tre Signori – Jannacci, Gaber e Faletti – nella splendida canzone presentata sul palco di Sanremo. «Maestri d’arte, tre intelligenze superiori che hanno fatto e faranno scuola».
Il racconto inedito di Antonella Cilento
Continua inoltre la serie dei racconti sui Dieci Comandamenti visti dai grandi scrittori. Sul numero in uscita “Non commettere atti impuri”, il racconto inedito della finalista al Premio Strega (e grande amica di Scarp) Antonella Cilento.