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Anniversario

I 120 anni del “Cittadino” di Lodi

22 Gennaio 2010

Le copie vendute nelle edicole sono in crescita del 6%. I lettori su Internet hanno subito una vera impennata: dai 2.413 quotidiani del 2006 ai 7.242 del 2009. La settimana scorsa, a seguito di un incidente registrato in un’azienda chimica di Lodi, in sole otto ore oltre 18 mila utenti si sono collegati al sito Internet del giornale per avere notizie aggiornate sui motivi della nube nera che saliva dalla periferia della città.
Sono alcuni numeri del Cittadino, quotidiano del Lodigiano e del Sudmilano, che sabato 23 gennaio celebra i suoi 120 anni di vita con un convegno pubblico nel salone della Provincia di Lodi. L’iniziativa si aprirà alle 9.30 con i saluti delle autorità del territorio (il vescovo monsignor Giuseppe Merisi, il prefetto Peg Strano Materia, il presidente della Provincia Pietro Foroni, il sindaco Lorenzo Guerini), per affrontare poi un tema di scottante attualità per le testate locali: “Nel mondo di Internet c’è ancora posto per la stampa di provincia?”. L’argomento sarà dibattuto dai direttori di cinque prestigiosi giornali locali: Ettore Ongis (Eco di Bergamo), Vittoriano Zanolli (La Provincia di Cremona), Gaetano Rizzuto (Libertà di Piacenza), Pierangela Fiorani (La Provincia Pavese) e Giorgio Zucchelli (Il Torrazzo di Crema). Farà da coordinatore il direttore Ferruccio Pallavera, arrivato al Cittadino nel 1982, quando quest’ultimo era ancora un settimanale: fu il primo assunto degli attuali 27 giornalisti. Poi il settimanale nel 1989 si trasformò in quotidiano, e da qualche anno la diffusione ha varcato gli stretti confini del Lodigiano per espandersi nel Sudmilano. Occupa un’area di soli 350mila abitanti, compresa tra la periferia sud di Milano e le rive del Po.
Il Lodigiano ha sempre vantato una ricchissima tradizione in campo giornalistico: a Lodi nacque La Plebe, il primo quotidiano socialista d’Italia. La stampa cattolica locale nel 1878 diede vita al settimanale Il Lemene, ribattezzato, a partire dal 1890, Il Cittadino. Il giornale, unico quotidiano locale del Lodigiano e del Sudmilano, si caratterizza per la ricca cronaca locale: ha un minimo di 40 pagine (che nell’edizione del sabato raddoppiano) ed è rimasto legato a doppio filo alle proprie radici. È, infatti, con Avvenire e L’Eco di Bergamo, uno dei tre quotidiani cattolici italiani.
Il convegno del 23 gennaio, incentrato su Internet, segnerà l’inizio del potenziamento di questa modalità di comunicazione, alla quale Il Cittadino dedicherà il 2010: a ottobre verrà inaugurato il nuovo portale; a tale scopo dall’1 gennaio in redazione c’è una nuova giornalista. Dal 1982 a oggi i giornalisti del Cittadino sono sempre cresciuti di numero; proprio come il numero delle copie vendute. Le copie vendute nelle edicole sono in crescita del 6%. I lettori su Internet hanno subito una vera impennata: dai 2.413 quotidiani del 2006 ai 7.242 del 2009. La settimana scorsa, a seguito di un incidente registrato in un’azienda chimica di Lodi, in sole otto ore oltre 18 mila utenti si sono collegati al sito Internet del giornale per avere notizie aggiornate sui motivi della nube nera che saliva dalla periferia della città.Sono alcuni numeri del Cittadino, quotidiano del Lodigiano e del Sudmilano, che sabato 23 gennaio celebra i suoi 120 anni di vita con un convegno pubblico nel salone della Provincia di Lodi. L’iniziativa si aprirà alle 9.30 con i saluti delle autorità del territorio (il vescovo monsignor Giuseppe Merisi, il prefetto Peg Strano Materia, il presidente della Provincia Pietro Foroni, il sindaco Lorenzo Guerini), per affrontare poi un tema di scottante attualità per le testate locali: “Nel mondo di Internet c’è ancora posto per la stampa di provincia?”. L’argomento sarà dibattuto dai direttori di cinque prestigiosi giornali locali: Ettore Ongis (Eco di Bergamo), Vittoriano Zanolli (La Provincia di Cremona), Gaetano Rizzuto (Libertà di Piacenza), Pierangela Fiorani (La Provincia Pavese) e Giorgio Zucchelli (Il Torrazzo di Crema). Farà da coordinatore il direttore Ferruccio Pallavera, arrivato al Cittadino nel 1982, quando quest’ultimo era ancora un settimanale: fu il primo assunto degli attuali 27 giornalisti. Poi il settimanale nel 1989 si trasformò in quotidiano, e da qualche anno la diffusione ha varcato gli stretti confini del Lodigiano per espandersi nel Sudmilano. Occupa un’area di soli 350mila abitanti, compresa tra la periferia sud di Milano e le rive del Po.Il Lodigiano ha sempre vantato una ricchissima tradizione in campo giornalistico: a Lodi nacque La Plebe, il primo quotidiano socialista d’Italia. La stampa cattolica locale nel 1878 diede vita al settimanale Il Lemene, ribattezzato, a partire dal 1890, Il Cittadino. Il giornale, unico quotidiano locale del Lodigiano e del Sudmilano, si caratterizza per la ricca cronaca locale: ha un minimo di 40 pagine (che nell’edizione del sabato raddoppiano) ed è rimasto legato a doppio filo alle proprie radici. È, infatti, con Avvenire e L’Eco di Bergamo, uno dei tre quotidiani cattolici italiani.Il convegno del 23 gennaio, incentrato su Internet, segnerà l’inizio del potenziamento di questa modalità di comunicazione, alla quale Il Cittadino dedicherà il 2010: a ottobre verrà inaugurato il nuovo portale; a tale scopo dall’1 gennaio in redazione c’è una nuova giornalista. Dal 1982 a oggi i giornalisti del Cittadino sono sempre cresciuti di numero; proprio come il numero delle copie vendute.