Quale contributo specifico all’Europa sono chiamati a offrire i cattolici che vivono sul territorio in un contesto culturale e politico in cui spesso lo scetticismo e il pessimismo sembrano prevalere su un atteggiamento critico-costruttivo? A meno di un anno dalle prossime elezioni europee (maggio 2014) è l’Europa il tema del VI premio giornalistico “Giovanni Fallani” promosso da Fisc e Sir. “Europa e territorio: un futuro comune?” l’argomento attorno a cui sono chiamati a confrontarsi redattori e collaboratori dei settimanali cattolici. Un’occasione per riflettere sulla “identità complessa” dei settimanali, in continua tensione tra locale e universale. Gli articoli, interviste, réportage, dovranno pervenire alla segreteria del premio (premiofallani@agensir.it) entro il 1° marzo 2014. La premiazione avverrà nel corso del convegno Fisc dedicato all’Europa, in programma a Gorizia dal 3 al 5 aprile 2014.
Un dovere professionale
«Una e universale, pur presente nella molteplicità delle Chiese particolari, la Chiesa cattolica può offrire un contributo unico nell’edificazione di un’Europa aperta al mondo. Dalla Chiesa cattolica, infatti, viene un modello di unità essenziale nella diversità delle espressioni culturali, la consapevolezza dell’appartenenza a una comunità universale che si radica ma non si estingue nelle comunità locali, il senso di quello che unisce al di là di quello che distingue». A dieci anni dalla sua stesura, risuona ancora oggi il messaggio di Giovanni Paolo II nella lettera post-sinodale “Ecclesia in Europa”: un appello ai cattolici europei, chiamati a testimoniare le radici cristiane dell’Europa, ma soprattutto a “celebrare il Vangelo della speranza”.
La VI edizione del premio giornalistico “Giovanni Fallani” intende mettere in luce le specificità dell’informazione cattolica di fronte alla crisi di identità e di futuro che attraversa l’Unione europea. “Denunciare la fragilità e le manchevolezze delle istituzioni europee – recita il bando – è certamente doveroso ma l’impegno dei giornalisti cattolici può esaurirsi nella denuncia? Non è forse un dovere professionale far rinascere nell’opinione pubblica, anche in un tempo di crisi, il valore della “solidarietà di fatto” che Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi posero a fondamento della “casa comune”?
L’identità complessa del settimanale locale
Lanciato da Fisc e Sir nel 2004, il premio Fallani è dedicato alla memoria di Giovanni Fallani, segretario generale della Fisc per oltre 30 anni e primo direttore del Sir. Nato a Firenze nel 1921, Fallani è stato, tra l’altro, capo ufficio stampa dell’Azione Cattolica italiana, direttore del Centro cattolico stampa dal 1952 al 1971, tra i promotori dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) nel 1959, della Fisc nel 1966 e nel 1989 del Sir, di cui è stato direttore fino al 1997. È morto a Roma il 21 novembre 1999.
«La tensione tra unità e singolarità la viviamo come europei e come membri del corpo della Chiesa – scriveva Giovanni Fallani, a proposito del rapporto tra Europa e informazione locale, in occasione di un convegno Fisc del 1997 -. È una tensione che ci ordina di riconoscere l’universale nel fatto locale perché ogni “isola” abbia sempre con sé il “tutto” di cui è parte, ma ci ordina al tempo stesso di informare sul tutto. Una informazione che ci confinasse nel territorio come nostra esclusiva caratteristica eluderebbe il problema, e ci chiuderebbe nella nostra “isola”, impoverendo l’isola stessa. La identità complessa, e comunque difficile del settimanale locale è in questa tensione tra territorio e mondo: una identità che non ci è possibile stabilire una volta per tutte – afferma Fallani – ma che chiama sempre in causa tutti gli elementi, anche i più contraddittori. Del resto l’essere dell’uomo è così. E noi non vogliamo avere un’identità che ci allontani dall’umanità dell’uomo».
I vincitori delle precedenti edizioni del Premio Fallani
I edizione 2004, Giuliano Bettoli (“Il piccolo” di Faenza-Modigliana) con l’articolo “Don Gino… un matto?”, e Benedetta Musumeci (“Il settimanale della diocesi di Como”) con “Diffuse sparizioni di bambini: un traffico d’organi”; II edizione 2006, Lorenzo Fazzini con un réportage “Georgia, cattolici nella terra di Stalin” (“Mondo e Missione”); III edizione 2007, Barbara Sartori (“Il Nuovo Giornale” di Piacenza-Bobbio) con “Dio, se esisti, dove sei?”, e premio speciale al mensile “La stadera” della parrocchia Ss. Crocifisso di Barletta; IV edizione 2009, Barbara Baronio (“Corriere Cesenate” di Cesena-Sarsina) con “Sono sacerdote, sono felice”, e Maria Pia Fizzano (“Presenza” di Ancona) con “Mai perdere di vista l’uomo”, e riconoscimento straordinario al quindicinale “Vola” della diocesi de L’Aquila; V edizione 2011, Laura Mandolini per l’articolo “Compiti in cella” (“La Voce Misena” di Senigallia), e Lorena Leonardi con il servizio “Vorrei raccontare la speranza” (“La Voce dell’Jonio” di Acireale).