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Associazioni

Dare voce a chi non ha voce

È on line il sito del progetto “Illuminare le periferie del mondo” che racconta le tante storie dimenticate e oscurate dai media generalisti

22 Dicembre 2015

È stato presentato il 18 dicembre a Roma, presso la Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), il sindacato dei giornalisti, il sito “Illuminare le periferie”, una rete delle reti che raggruppa oltre 30 associazioni, gruppi e movimenti, dalle Chiese evangeliche all’Unione stampa cattolica, da “Medici senza frontiere” a “Italians for Darfur”, dalla Fnsi al “Comitato 3 ottobre”, da “Articolo21” all’Usigrai (Unione sindacale giornalisti Rai), passando per la “Tavola della pace” e molti altri.

«Il nome del sito nasce dalla volontà di dare luce e voce alle storie spesso oscurate dall’informazione mainstream (generalista, ndr.) – spiega la neo portavoce di “Articolo21”, Elisa Marincola – per condividere le campagne proposte dai diversi soggetti aderenti, riflettere sui nuovi modelli di società e di comunicazione rilanciando il lavoro di chi opera sul campo per aiutare e sostenere i dimenticati, chi viene indicato ed individuato come la fonte di nostre paure, disagi, usato come capro espiatorio di una crisi economica e sociale che ha ben altre radici».

«La nostra campagna #nohatespeech – racconta Domenica Canchano, direttore del sito “Carta di Roma” – che oggi trova una cassa di risonanza nella rete Illuminare le periferie, è nata per denunciare una informazione che non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione ma serve solo ad amplificare l’odio verso il diverso, interrompendo quella costruzione del dialogo necessaria a comprendere un mondo che cambia ogni giorno».

Ed è proprio una cattiva informazione che dà adito a una visione distorta della realtà. «L’Italia è la periferia dei flussi migratori – denuncia Marco Bertotto di “Medici senza frontiere” – eppure viene raccontata come terra che vive l’emergenza continua».

Anche da qui nasce l’impegno del servizio pubblico come ha sottolineato il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani: «Dobbiamo lavorare affinché la Rai abbia l’obiettivo di illuminare le periferie, anche dell’informazione».

«Un’informazione che chiude gli occhi su realtà di guerra in Paesi considerati amici e che attendono il via libera per essere ammessi nell’Unione europea – sottolinea il giornalista curdo, Garip Siyabend -. Drammi che vengono denunciati da quei pochi giornalisti che mettono a rischio anche la propria vita per raccontare le violazioni dei diritti più elementari».

Lo hanno fatto Stefania Battistini e Ivan Grozny, vincitori del premio “Articolo 21”, che nel loro reportage dal Kurdistan turco mostrano le popolazioni stremate dal coprifuoco che dura per giorni e giorni, bambini che terrorizzati si rifugiano dietro le barricate.

Le storie e le denunce, raccontate da testimonial e video, si sono susseguite per tutta la durata della presentazione del sito www.illuminareleperiferie.it e tante altre verranno seguite e troveranno la propria luce sia sul sito sia sui profili facebook e twitter della rete. Nei prossimi giorni partirà la campagna in difesa dei giornalisti minacciati.

«Facciamo nostra la proposta di Paolo Borrometi, il collega sotto scorta per aver denunciato azioni mafiose a Scicli nel ragusano – rilancia Beppe Giulietti, neo presidente della Fnsi -, di firmare collettivamente le inchieste più scottanti. Una forma di sostegno e impegno concreto».