Durante tutte le processioni della Via Crucis in corso nelle Zone pastorali nell’arco della Quaresima, le offerte dei fedeli saranno destinate a sostenere l’attività svolta in Sud Sudan dai Padri Comboniani e dall’Ovci-La Nostra Famiglia.
Dopo 4 anni di guerra civile, il Paese africano è prostrato: 5 milioni di persone (su una popolazione complessiva di 12 milioni) è a rischio per la terribile carestia e per l’impossibilità di coltivare adeguatamente i campi. La guerra ha provocato più di 50 mila morti e 4 milioni tra sfollati e profughi nei Paesi vicini: Uganda, Congo e Kenya.
In Sud Sudan i Comboniani hanno aperto una missione fin dal 1973 a Mapourdit, località a 75 chilometri dal capoluogo Rumbek. Assistono oltre 200 persone tra poveri, ciechi e lebbrosi, offrendo loro una razione di cibo al giorno e rispondendo alle richieste di medicine, coperte, vestiti, sapone, zanzariere, attrezzi di lavoro, materiale per le scuole sorte attorno alla missione, ecc. Gestiscono un poliambulatorio e un ospedale, che conta 113 posti-letto e serve gli ambiti di Medicina, Chirurgia, Maternità e Pediatria. Nel 2016 ha avuto 36.550 visite,432 parti, 2164 visite prenatali, 13.829 vaccinazioni. All’ospedale servono medicine e aiuti economici per gli stipendi del personale: sono necessarie anche la ristrutturazione del poliambulatori (per un miglior servizio soprattutto ai bambini di età inferiore ai 5 anni e alle mamme), una sala di aspetto, una per le visite e una per i casi di urgenza.
Per quanto riguarda l’Ovci-La Nostra Famiglia si rimanda alla scheda allegata.