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Prospettive

Verso una piattaforma ecumenica italiana

Un progetto di cui si è parlato nella tavola rotonda all’Angelicum del 20 gennaio. Giovedì 25 la celebrazione conclusiva della Settimana di preghiera, a cui interverrà l’Arcivescovo e nella quale sarà ricordato il ventennio del Cccm

di Rosangela VEGETTI

21 Gennaio 2018
Nel 1998 monsignor Francesco Coccopalmerio, allora Vicario del cardinale Martini e oggi Cardinale in Vaticano, firma l'atto di costituzione del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano

Nel corso degli appuntamenti cittadini e diocesani della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si incomincia a mettere a fuoco il progetto insito al programma che, come ogni anno, il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano (Cccm) e l’Ufficio diocesano Ecumenismo e dialogo si incaricano di organizzare e proporre alle comunità cittadine. A partire dal titolo della Settimana – «Potente è la tua mano, Signore» (Es 15,6) – e con il carico di esperienze del recente Centenario Luterano con i convegni di Trento e il grande consesso ecumenico di Assisi dello scorso 22 novembre, e del ventennio del Cccm (fondato nel 1998 dai responsabili di 14 Chiese cristiane di Milano), si delinea il grande progetto di una Tavola permanente di consultazione tra le Chiese cristiane a livello nazionale.

Ne hanno parlato alla tavola rotonda di sabato scorso al Teatro Angelicum di Milano don Cristiano Bettega (direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo della Cei), il pastore Luca M. Negro (presidente della Federazione della Chiese evangeliche in Italia) e padre Ionut Coman (consigliere per il dialogo della Diocesi ortodossa romena d’Italia), sostenendo che è ormai giunto il tempo per dare vita a uno strumento di dialogo e di collaborazione tra le Chiese in Italia.

Questo grazie all’esperienza di tanti Consigli ecumenici locali, tra i quali il Cccm vanta un’attività ventennale di iniziative e di percorsi consolidati tra cattolici, protestanti e ortodossi. «Nostro desiderio e impegno – afferma Sara Comparetti, presidente in carica del Cccm – è proprio quello di dare un ampio respiro al progetto di un Consiglio ecumenico nazionale. Solo l’Italia ne è ancora mancante, mentre le altre Nazioni europee già ne dispongono. Con ciò riconosciamo la nostra debolezza e la fragilità insita nel percorso ecumenico, come anche il cardinale Martini, artefice del nostro Consiglio e di grandi appuntamenti ecumenici europei, andava ripetendo. Ma contiamo sulla forza di Dio, che ci porta a edificare chiese sempre più capaci di accoglienza e di collaborazione».

Di qui il senso anche dell’appuntamento conclusivo della Settimana di preghiera, giovedì 25 alle 20.30 nella chiesa evangelica valdese (via Francesco Sforza 12, Milano), con monsignor Mario Delpini e il pastore Paolo Ricca. «“La nostra debolezza e la forza di Dio” è il titolo che abbiamo dato all’incontro, ma vogliamo sia soprattutto una festa, un grazie riconoscente e gioioso dei 20 anni di cammino compiuto dalle Chiese in Milano, che si sono incontrate e misurate le une con le altre nella molteplicità della realtà cittadina», conclude la Presidente.

I vent'anni del Consiglio

Il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano (Cccm) nacque il 24 gennaio 1998. Quella sera, nel tempio della principale Chiesa valdese della città, durante la Liturgia ecumenica della Parola che concludeva la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, i presenti ascoltarono gli interventi dell’arcivescovo Carlo Maria Martini e del biblista Gianfranco Ravasi che spiegavano il significato di un cammino che Martini definì «un segno dello Spirito»: nessuna Chiesa, infatti, aveva convocato le altre, ma tutte avevano contemporaneamente sentito l’esigenza di non continuare a considerarsi autosufficienti nella propria missione pastorale. Al Consiglio inizialmente aderirono 13 Chiese cristiane, oggi salite a 18. A questo link è possibile leggere il dattiloscritto originale dell'intervento del cardinale Martini, dal titolo: «Lo Spirito Santo sostiene la nostra debolezza», tratto dall’archivio della Fondazione Carlo Maria Martini. Qui invece alcuni passaggi della videointervista a monsignor Gianfranco Bottoni, già responsabile dell'Ufficio per l'ecumenismo e il dialogo della Diocesi di Milano, relativi all'esperienza del Cccm, al contributo che Martini diede alla sua nascita e in generale al dialogo ecumenico.

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di Rosangela VEGETTI