In prossimità di San Valentino, la festa degli innamorati associata al nome del Vescovo di Terni riconosciuto in tutto il mondo come il “Santo dell’amore”- che aveva l’abitudine di donare rose agli sposi in segno di augurio -, il Servizio per la Famiglia, il Servizio per i Giovani e l’Università e l’Azione Cattolica Ambrosiana invitano i fidanzati e i giovani in cammino alla scoperta della vocazione matrimoniale (insieme alle coppie-guida e agli accompagnatori dei percorsi concernenti il tempo del fidanzamento attivi sul territorio diocesano) a partecipare a una veglia di preghiera.
Si terrà martedì 13 febbraio (la partecipazione è libera e non necessita di iscrizione) in due sedi diverse (vedi qui la locandina), per favorire un’ampia partecipazione: a Milano, nella Basilica di Sant’Ambrogio (con il Vicario episcopale della Zona I, il Vescovo ausiliare Giuseppe Vegezzi), e a Varese, nella Basilica di San Vittore (con l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini).
Per rileggere la propria esperienza quotidiana alla luce del Vangelo e giungere ad amare allo stesso modo di Gesù, come richiamato dalle parole dell’Arcivescovo nella Proposta pastorale Viviamo di una vita ricevuta, «l’educazione all’amore si propone di accompagnare ogni persona a questa maturità che fa dell’amore una donazione e trova la sua gioia in quel modo di amare che rende capaci di amare» e aiutarli a riflettere sulla dimensione affettiva della loro vita, a cogliere la bellezza dell’amore attraverso la quale il Signore si rivela, e così la grandezza e la responsabilità dell’impegno che si apprestano a prendere in futuro: «La vocazione ad amare si compie nella decisione di impegnarsi per tutta la vita e ritiene la fedeltà non un peso da portare, un vincolo mortificante, ma la grazia di sperimentare nel succedersi dei giorni la rivelazione inesauribile del bene che ciascuno custodisce».
Il programma delle Veglie, con inizio alle 20, prevede un momento conviviale, durante il quale le coppie e i giovani presenti potranno consumare un aperitivo e conoscersi; guidati da alcuni volontari sarà possibile anche visitare le due Basiliche. Si proseguirà poi con la celebrazione, durante la quale verranno consegnati i semi di San Valentino: un gesto concreto, simbolo della relazione di coppia che ha bisogno di cura per essere coltivata e custodita evangelicamente perché possa fiorire, con il desiderio di ringraziare insieme il Signore per l’esperienza di sentirsi amati che si ha il dono di vivere, condividendo con gli altri la preghiera e chiedendo di continuare ad accompagnarli sulla strada dell’amore che si sta percorrendo. Consapevoli, secondo le parole sottolineate dall’Arcivescovo, che «il trascorrere del tempo non spegne l’amore se la sua origine è la relazione con Gesù».