«Un impegno personale, una prospettiva per tutti». È sempre stato così, dall’inizio della storia dell’obiezione di coscienza (e del servizio civile) in Italia. La scelta individuale, la proiezione sociale e politica: due dimensioni di un’unica, delicata e qualificante scelta, che ha visto centinaia di migliaia di giovani, in oltre cinquant’anni, intraprendere un percorso di consapevolezza e di servizio, ispirato da un’attiva, coraggiosa e innovativa ricerca di pace, non solo dal rifiuto dell’uso delle armi.
Servizio e riflessione
In tempi di forte pregiudizio per la pace, a livello globale, Caritas Ambrosiana intende continuare a interrogarsi su cosa significhi costruire pace, in un mondo i cui equilibri hanno ricevuto una brusca scossa a causa della guerra in Ucraina e della corsa al riarmo che ne è conseguita. La Giornata e il convegno diocesani del novembre 2022 (sul tema La via del Vangelo è la pace), il Convegno mondialità del febbraio 2023 (dedicato al 50° anniversario dell’enciclica giovannea Pacem in Terris), a fine febbraio, la conferenza stampa con tre pacifiste provenienti da Ucraina, Bielorussia e Russia, non ultimo, il quotidiano lavoro di accoglienza, orientamento e integrazione svolto a favore di centinaia di profughi ucraini: Caritas e i soggetti del suo sistema (realtà parrocchiali, centri d’ascolto, cooperative, volontari) hanno dispiegato nell’ultimo anno e mezzo un notevole sforzo di servizio e riflessione, nel quadro del più ampio impegno profuso dalla Diocesi ambrosiana, che ha avuto il suo culmine nell’appello Noi vogliamo la pace, promosso dall’arcivescovo Mario Delpini.
Ora, insieme ad altre pastorali diocesane, Caritas aggiunge una nuova tappa al percorso. Sabato 23 settembre (ore 10-17) al centro sportivo “Pertini” di Cornaredo (Milano), è in programma la manifestazione Scegliere la pace. Un impegno personale, una prospettiva per tutti, organizzata insieme a Csi, Fom e Pastorale giovanile della diocesi di Milano (locandina).
L’invito a Cornaredo è rivolto alle migliaia di persone che, in mezzo secolo, nei territori ambrosiani hanno praticato le scelte dell’obiezione di coscienza e del servizio civile, e a tutti coloro che hanno a cuore la pace. «Noi e le altre pastorali diocesane siamo interessati – osserva Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, presentando l’iniziativa – a decodificare gli scenari odierni, per aggiornare la cultura di non violenza, patrimonio della nostra storia. Intendiamo inoltre calibrare sempre meglio le azioni di pace che svolgiamo e sosteniamo in tanti luoghi di conflitto nel mondo e nelle nostre comunità locali, dove proviamo a gettare semi di fraternità e a creare durature condizioni di convivenza e riconciliazione».
Il programma
Ore 10: saluti introduttivi, a cura dei responsabili degli enti promotori
Ore 10.15: approfondimenti degli esperti («Scenari di guerra: quali scelte per una cultura di pace», Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo; «Obiezione di coscienza, ieri e oggi. Scegliere percorsi di nonviolenza e di pace», Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento; giornalista e direttore di Azione nonviolenta)
Ore 11.15: intervista tripla («Scegliere la pace nella giustizia», Guido Acquaviva, obiettore di coscienza, già funzionario in Tribunali penali internazionali; «Scegliere la pace nel sociale», Silvia Motta, volontaria Servizio Civile ad Haiti, capo scout Agesci, membro di Mondo Comunità e Famiglia, Casa Lirì – Coop. Farsi Prossimo; «Scegliere la pace nella città» (Lorenzo Radice, sindaco di Legnano, responsabile Innovazione Strategica della Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus); modera Alberto Chiara, giornalista, caporedattore di Famiglia Cristiana
Ore 12: tavoli di lavoro
Ore 13: pranzo
Ore 14.30: intervento dell’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini
Dalle 15 alle 17: musica e intrattenimento
Per partecipare
La partecipazione all’evento e al pranzo prevede un’offerta libera
Per motivi organizzativi è richiesta l’iscrizione al seguente form.
Info: pace@caritasambrosiana.it; tel. 02.760371