Giovedì 21 settembre – festa di San Matteo, patrono della finanza – presso il Centro pastorale di Seveso, la Commissione regionale del Sovvenire convoca gli economi, i direttori degli istituti diocesani del sostentamento del clero e gli incaricati diocesani del Sovvenire lombardi per un momento di formazione e scambio di esperienze in ordine allo strumento economico concordatario che, tra i diversi, dà corpo alla libertà religiosa. Non si potrà invocare migliore protezione per iniziare i lavori che proseguiranno pure nella giornata successiva.
All’appuntamento prenderanno la parola monsignor Luigi Testore (presidente dell’Icsc e vescovo di Aqui Terme), don Claudio Francesconi (economo della Cei), il dottor Massimo Monzio Compagnoni (responsabile del Servizio Promozione della Cei). Aprirà la sessione monsignor Luca Raimondi, vescovo delegato della Lombardia per il Sovvenire, e la chiuderà il 22 monsignor Mario Delpini (metropolita), con una relazione dal titolo intrigante: «Come mi immagino il portafoglio del prete».
La riunione seguirà di poco la Giornata Nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti – «Uniti nel dono» – in programma domenica 17 settembre. Una iniziativa che non si concluderà nell’arco delle 24 ore, ma che si prolungherà fino alla fine di novembre.
A cosa servono le Offerte
Sono circa 32 mila, in Italia, i sacerdoti che si dedicano agli altri. Giunta alla XXXV edizione, la Giornata permette di dire un grazie a questi preti, annunciatori del Vangelo, promotori di progetti anticrisi per famiglie, anziani e giovani, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Oltre che rappresentare anche il tradizionale appuntamento di sensibilizzazione circa le Offerte deducibili, ancora poco comprese e utilizzate.
Esse sono nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose. Sono diverse da tutte le altre forme di contribuzione ecclesiale, in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 227 diocesi italiane. Tra di loro figurano anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi più poveri del mondo e 2.500 anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo.
I dati
L’importo complessivo delle offerte, nel 2022, si è attestato appena sopra gli 8,4 milioni di euro. È una cifra lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che ammonta a 514,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.
I numeri relativi alla diocesi di Milano preoccupano al pari di quelli nazionali. Nel luglio 2022 sono stati raccolti 38.089 euro. Nello stesso mese del 2023, invece, l’obolo ha fruttato 15.155 euro. La variazione è di -22.934 euro, cioè -60.21%.
Non va meglio il dato di metà anno. Da gennaio a luglio, nel 2022 sono giunti 424.188 euro. Mentre, nello stesso periodo del 2023, la cifra ha raggiunto 390.384 euro, con una variazione di -33.804 euro, pari al -7.97%.
I dati precisi – divisi per ciascun Comune della diocesi – si trovano a questa pagina.
I materiali in parrocchia
In occasione della Giornata del 17 settembre, in ogni parrocchia si troverà il materiale informativo per le donazioni. I fedeli, inoltre, avranno la possibilità di ricevere un «dono speciale»: le riflessioni di Papa Francesco. Basterà inquadrare il Qr code, presente sulla locandina con l’immagine del Santo Padre, e lasciare i propri dati per ricevere via e-mail i commenti del Papa al Vangelo.
È possibile effettuare una donazione anche direttamente sul sito www.unitineldono.it
Vedi anche
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