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Sirio 01 - 16 febbraio 2025
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Milano

Una giornata di testimonianza per la Terra Santa

Sabato 22 febbraio nella chiesa di San Fedele padre Francesco Patton, Custode della Terra Santa, racconterà i luoghi abitati da Gesù all'incontro «Dona speranza, semina la pace! La luce oltre il buio»

28 Gennaio 2025
Padre Francesco Patton, custode di Terra Santa (Foto: AFP/SIR)

«L’invito è ad essere pellegrini di speranza», ha esortato recentemente il Custode, lanciando un appello a tutti i fedeli, affinché tornino in Terra Santa «alle radici della nostra fede, per esprimere anche in modo molto concreto, attraverso il pellegrinaggio, la vicinanza alla piccola comunità cristiana locale».

Un sollecito che padre Francesco Patton ripeterà di persona a Milano sabato 22 febbraio. In quella data – per iniziativa del Servizio per la Pastorale del turismo e dei pellegrinaggi della Arcidiocesi ambrosiana, del Commissariato di Terra Santa per il Nord Italia e della agenzia Duomo viaggi – sono convocati tutti coloro che amano i luoghi abitati da Gesù, per ascoltare la testimonianza del Custode stesso.

«Dona speranza, semina la pace! La luce oltre il buio» è il titolo della mattinata che si terrà presso la chiesa di San Fedele a Milano (piazza San Fedele 4, MM Duomo). Alle 10 mons. Franco Agnesi, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Milano, saluterà i presenti. Seguirà la relazione di padre Patton, Custode di Terra Santa. Alle 11.15, invece, le conclusioni saranno affidate a padre Gianluigi Ameglio, Commissario di Terra Santa per il Nord Italia. L’incontro sarà moderato da don Massimo Pavanello, responsabile del Servizio per la Pastorale del turismo e dei pellegrinaggi. Alle ore 11.30, sarà offerta la possibilità di partecipare alla celebrazione della S. Messa.

L’incontro in calendario, avrà il tono della progettazione e della speranza, in sintonia con l’Anno Santo che l’intera Chiesa sta vivendo. È questo lo sguardo adottato dal Custode, ad esempio, per commentare i recenti fatti di cronaca. «Vedere ostaggi israeliani e detenuti palestinesi, tra loro donne e bambini, tornare a casa fa davvero piacere», ha affermato il frate. Che poi ha continuato: «Ho visto in quelle immagini quasi un compimento di uno dei “segni” del Giubileo, la scarcerazione dei prigionieri. Certamente un segno “inconsapevole” messo in atto dai due contendenti. Vorrei che Dio Padre mettesse dentro il cuore e la mente di chi ha responsabilità politiche, da una parte e dall’altra, molti altri segni giubilari inconsapevoli, soprattutto una qualche forma di disponibilità alla ricostruzione e alla riconciliazione».

Tra le pratiche giubilari tradizionali, vi è pure la restituzione delle terre, un tema sempre attuale in quei luoghi. P. Patton ne ha parlato così: «Che si imparasse a riconoscere che la terra è di Dio che la dona ai suoi figli e figli lo sono sia gli israeliani sia i palestinesi. Impariamo ad essere custodi di una terra che appartiene a Dio e che Dio ci mette a disposizione per costruire fraternità». Una fraternità che si sperimenterà pure sabato 22 febbraio a Milano.

Si prega di confermare la propria partecipazione scrivendo a ftrevisi@duomoviaggi.it e indicando il numero di partecipanti.