Il senso del percorso socio-politico che la Diocesi sta per intraprendere s’inserisce sul solco dei due Discorsi di Sant’Ambrogio del nostro Arcivescovo. Da un lato, infatti, sentiamo la necessità di un impegno che recuperi la forza della prossimità, ovvero la capacità di partire dai volti e dalle storie delle persone più che da concetti che facilmente restano sterili. Dall’altro lato è fondamentale imparare a pensare l’attualità per districarsi nei meandri della complessità che ci abita.
L’arte del buon vicinato e l’autorizzazione a pensare stanno all’origine di una proposta dove gli ingredienti in gioco sono molteplici. In primis è per noi fondamentale recuperare una cura della vita interiore. Per questo ogni appuntamento sarà aperto da un momento di riflessione che, a partire dalla Parola di Dio e dalla Dottrina sociale della chiesa, proverà a mostrare le regioni intrinseche dell’impegno socio-politico dei credenti. Lo scopo di questa prima parte è la formazione della coscienza nella direzione di un’autentica ricerca del bene concretamente possibile. La politica ha bisogno di uomini mossi da una reale ricerca della giustizia e animati da un profondo amore per ogni persona che abita questo pianeta.
Il secondo elemento è la costruzione di un pensiero non superficiale rispetto ad alcuni grandi questioni. Ci preme fornire un metodo per pensare le questioni sociali in gioco.
Siamo coscienti che la comunicazione politica è mutata in breve tempo in maniera radicale. Però non è così semplice leggere questo cambiamento e soprattutto capire cosa implica anche a livello etico. Chiara Giaccardi ci aiuterà in tale direzione proprio nell’incontro introduttivo.
Sarà poi la volta di Pietro Ichino, che ragionerà di lavoro nel tempo della rivoluzione industriale 4.0. Come sarà il lavoro nel futuro? Ci sarà ancora spazio per le persone?
Davide Maggi affronterà i delicati intrecci tra politica, economia e finanza e tenterà di leggere i meccanismi pericolosi spesso mascherati dietro regole difficili da disinnescare. Se è chiaro a tutti il ruolo primaziale che la politica deve recuperare, il come farlo resta via tortuosa e piena d’insidie.
Donatella Di Cesare, apprezzata filosofa a livello internazionale, ha scritto un saggio sulla filosofia della migrazione. Il tema attualissimo, ma spinoso e spesso banalizzato, chiede una riflessione che recuperi i fondamenti per leggere con una grammatica non solo emozionale il momento presente.
Enrico Giovannini recupererà la questione ambientale, facendola interagire con quella sociale. Tutto è connesso, dice giustamente papa Francesco. Ma in che senso tutto è in relazione? Come evitare scenari catastrofici?
Infine padre Francesco Occhetta, gesuita de La Civiltà Cattolica, avrà l’arduo compito di tracciare un’agenda politica per il Paese. Sarà un momento di sintesi del percorso fatto in vista dell’ultimo incontro nel quale saranno i giovani a organizzare una proposta politica.
Il metodo dei laboratori e lo stare insieme favoriranno il clima d’amicizia, altro ingrediente fondamentale per combattere un pensiero troppo individualista.