Sabato 27 ottobre, alle 10.30, presso il Santuario del Beato Don Carlo Gnocchi (via Capecelatro 66, Milano), è in programma l’inaugurazione del Museo dedicato alla memoria del Beato. Alla cerimonia interverranno, tra gli altri, il ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi e il presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali monsignor Piero Marini, oltre ai vertici della Fondazione Don Gnocchi, guidati dal presidente monsignor Angelo Bazzari. È inoltre prevista la partecipazione del coro alpino Ana di Limbiate, diretto dal maestro Osvaldo Carrara.
Il museo – realizzato con il generoso contributo della Fondazione Cariplo – è stato progettato dallo Studio di Architettura Rognoni-Valeriani di Milano. Nella cappella che ha ospitato le spoglie di don Gnocchi fino alla definitiva traslazione nel nuovo santuario, sono stati spostati gli arredi sacri, l’altare ha avuto una nuova ricollocazione e il tabernacolo è invece conservato in altro luogo. Lungo le pareti sono state collocate alcune grandi vetrine, in ciascuna delle quali sono esposti oggetti riferiti a un particolare momento o a un determinato aspetto della vita del Beato. Ecco allora la vetrina con gli oggetti della vita quotidiana: la scrivania, un ritratto giovanile, la sveglia, la macchina per scrivere, l’agendina telefonica, l’orologio, il diploma liceale e alcuni indumenti… E ancora, la vetrina che racconta il don Gnocchi sacerdote: breviari ambrosiani e romani, libri di preghiera, ostensorio, calici, immaginette della Madonna, rosario, reliquie, completi per la Messa e – a ricordare la passione per la musica – spartiti appartenuti a don Carlo o a lui dedicati. Non manca il don Gnocchi cappellano tra le penne nere (gli scarponi, il cappello alpino, le medaglie al valor militare…), come pure il fondatore della Pro Juventute (libri, scritti, il Galletto Guzzi e la Fiat Topolino…) o il precursore dei trapianti d’organo. Un percorso nella memoria che non vuole tuttavia essere luogo del passato, ma occasione per riflettere sull’attualità e sulla modernità del pensiero e dell’opera di una delle più spiccate personalità della storia civile ed ecclesiale del Novecento italiano.
Il museo sarà aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 18 (info: tel. 02.40308.226-938; museo@dongnocchi.it). Dalla settimana seguente saranno possibili visite guidate a piccoli gruppi.