Il Giovedì Santo ci invita a riflettere ogni anno sul nostro sacerdozio, che abbiamo ricevuto come dono prezioso e inestimabile nel giorno dell’ordinazione e sull’impegno apostolico al quale ci siamo dedicati con passione dopo l’imposizione delle mani del Vescovo.
L’immagine della Messa crismale è ogni anno suggestiva, perché mostra una grande parte dei presbiteri tutti uniti con il loro Vescovo in un solenne atto liturgico che ci ricorda che svolgiamo un ministero pastorale in stretta unione sacramentale con il Vescovo e gli altri preti come un corpo unico.
Da qui ne deriva un altro impegno legato al ministero sacerdotale, quello della fraternità che ci chiede di prenderci cura gli uni degli altri, il più anziano verso il più giovane e viceversa per ogni necessità posta dalla vita.
L’opera della Fondazione
In questo solco si inserisce l’operato della Fondazione Opera Aiuto Fraterno a sostegno di ogni presbitero, ma in modo particolare verso i confratelli più fragili e anziani, con interventi mirati a seconda delle necessità degli stessi.
Ogni Giovedì Santo presentiamo le attività di questa realtà (i dati in questo opuscolo), ma è importante sottolineare come la cura per i presbiteri da parte dell’O.A.F. è già di per se stessa un esercizio di fraternità, perché è costituita da un lavoro di una squadra che agisce nell’ambito del Vicariato per la Formazione permanente del Clero, coadiuvata da tre diaconi permanenti e una laica che con le differenti competenze pastorali, mediche e amministrative quotidianamente si occupano dei confratelli anziani e malati. A loro poi si affiancano i presbiteri incaricati di seguire nelle diverse Zone pastorali i loro confratelli in situazioni di malattia o vecchiaia. Tutte insieme queste persone formano un’Équipe che si ritrova quindicinalmente per monitorare la situazione e per studiare proposte di cura e formazione per i confratelli.
Più risorse
Dopo aver riflettuto sull’importante tema della fraternità, mi preme sottolineare come la presa in carico dei confratelli più anziani e malati da parte dell’Opera Aiuto Fraterno richiede sempre più risorse in ragione del crescente numero di sacerdoti con criticità. I dati allegati sono eloquenti a tal proposito.
Mi permetto pertanto di sollecitare la vostra generosità in occasione del Giovedì Santo, sia con le nostre offerte personali durante la Messa crismale, sia con le questue nella Messa in Coena Domini nelle parrocchie. Se non fosse possibile dare un contributo durante questi due momenti liturgici è sempre possibile vivere il gesto di solidarietà fraterna tramite un contributo nelle modalità indicate nel box a fianco.
Tuttavia, nonostante la generosità di molti, le entrate ordinariamente legate al Giovedì Santo non sono sufficienti per far fronte alle spese e solo grazie ad altre elargizioni anche di privati, a lasciti, eredità di presbiteri generosi, siamo riusciti a continuare l’opera assistenziale.
Pertanto, ricordando anche l’impegno lasciatoci dal nostro Arcivescovo a conclusione della celebrazione penitenziale del 28 febbraio scorso (leggi qui), faccio appello a una generosa solidarietà da esercitarsi attraverso le forme sopra evidenziate.
Vi ringrazio per l’attenzione, vi invito a riflettere seriamente su questo tema e vi auguro buona Pasqua.
*Incaricato del Vescovo per i preti anziani e ammalati
Vice presidente della Fondazione Opera Aiuto Fraterno
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